Boston consulting group (Bcg) rinnova la propria presenza nella capitale con l’apertura di una nuova sede a Roma situata nel Rione XVII Sallustiano, nella residenza storica del Villino Florio, restaurata nel rispetto della struttura originaria. Sotto la guida di Filippo Agnoli, managing director e senior partner, l’ufficio romano di Bcg guarda alla crescita e all’innovazione e ambisce, infatti, a operare sul territorio con un team di circa 150 persone tra talenti digital, esperti in Ai/GenAI e profili professionali allineati al tessuto industriale locale.
“La scelta di rafforzare la presenza romana di BCG deriva innanzitutto dalla nostra volontà di investire nella capitale affiancando la rete di Società presenti e la Pubblica Amministrazione nella gestione di sfide sempre più complesse e decisive per il futuro del sistema imprenditoriale e del Paese”. Afferma Davide Di Domenico, system leader del sistema Emc, oltre che managing director e senior partner di Bcg.
L’intervento di ristrutturazione è stato curato da Degw, la business unit del Gruppo Lombardini22 specializzata in consulenza e progettazione spazi ufficio, con l’obiettivo di conciliare il patrimonio storico del Villino con i valori dell’azienda, proiettata in avanti verso modernizzazione e progresso. L’intervento valorizza l’eleganza classica con soluzioni tecnologiche e flessibili. Gli spazi modulari, con arredi componibili, si adattano a diverse esigenze lavorative, mentre elementi originali come soffitti decorati, pavimenti in marmo e parquet si integrano con boiserie verdi e arredi contemporanei in legno, metallo e tessuti pregiati.
L’illuminazione moderna e le tecnologie integrate completano un ambiente dinamico e raffinato. Il progetto preserva il calore e il carattere dello spazio, arricchendolo con un design innovativo e contemporaneo che coniuga tradizione e modernità.
“Abbiamo voluto creare uno spazio accogliente per le persone, che potesse diventare un catalizzatore di aggregazione. L’obiettivo era conciliare le esigenze di riservatezza, quindi di privacy, con quelle di connessione, quindi di progresso tecnologico, trasformando l’ambiente anche in un luogo aperto e accessibile ai clienti.”. Così l’architetto Alessandro Adamo, partner Lombardini22 e director Degw, descrive l’intervento.