L’hospitality vira sempre più verso il lusso

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L’hospitality è uno dei settori più importanti che trainano l’economia italiana. Durante il periodo del Covid ha subito un rallentamento, seguito da una forte ripresa dopo la fine della pandemia. Il Coronavirus ha comportato un cambio nelle priorità delle persone, che si sono spostate sempre più verso esperienze e attività che rimangano impresse nella memoria. Il desiderio dell’oggetto in quanto tale si è sfumato, e questo ha portato a un aumento delle spese per vivere nuove avventure, come un viaggio per esempio, piuttosto che per acquistare beni di consumo costosi.

Questa situazione ha portato l’hospitality non solo ai livelli pre-Covid, ma oltre, accompagnando la situazione economica generale verso un grande ottimismo.

Il futuro dell’hospitality

Ora ci si chiede: durerà? Ebbene, secondo alcuni dati macroeconomici che sono stati snocciolati durante l’Hospitality Forum di Scenari Immobiliari, è possibile affermare con una certa sicurezza una continuazione stabile del trend dell’hospitality.

Spostando la lente d’ingrandimento sugli Stati Uniti, emerge che ci sono ancora svariati miliardi di dollari in eccesso nelle tasche degli americani, soldi che sono stati accumulati durante la pandemia, che usciranno gradualmente dai loro portafogli. Questi volumi di liquidità, come detto prima, è verosimile pensare che convergano in esperienze, e considerando che lo stivale è una delle mete preferite degli americani, si prevede che il settore dell’hospitality mantenga una stabilità sui livelli alti post-Covid.

È da considerare il fatto che la maggior parte della ricchezza mondiale sta convergendo sempre di più nelle mani di poche persone, il che comporta un conseguente cambiamento della domanda. Di rilievo anche la differenza, ormai sempre più accentuata, tra lo stipendio medio italiano e quello degli altri paesi europei o degli Stati Uniti.

Cambio di rotta

Questi sono i motivi per cui i business, italiani e non, stanno spostando la loro attenzione sempre più verso il settore del lusso, centrale per l’hospitality, avendo una capacità moltiplicativa maggiore rispetto al settore medio.
Basta immaginare la situazione in cui una persona molto facoltosa decide di concedersi un weekend di shopping a Milano: oltre allo shopping in sé, il soggetto spenderà grandi quantità di denaro in hotel, cibo, trasporti e tutte le attività secondarie senza le quali non potrebbe essere svolta l’azione primaria.

Il succo della questione è che il lusso traina il resto e di conseguenza un’espansione del settore ha un riverbero positivo sull’intera economia. Di conseguenza, l’hospitality probabilmente virerà sempre più verso un livello alto di servizi ed esperienze per rispondere correttamente ai cambiamenti di domanda e rimanere sulla cresta dell’onda dell’economia.

Esempio lampante italiano è la Puglia, passata da essere una destinazione caratterizzata da costi medi a una delle mete turistiche di lusso più in voga durante l’estate.

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