Nasce FO – Fotografia Open. La fotografia d’autore in mostre open air, allestite sulle recinzioni dei cantieri. Un nuovo modo di raccontare, uno strumento di rigenerazione urbana e culturale. Prima tappa a Milano, nel quartiere Rogoredo / Santa Giulia, con un un progetto ArtsFor in partnership con Lendlease, con il patrocinio del Comune di Milano, Assessorato alla Cultura e Assessorato a Urbanistica, Verde e Agricoltura, con la collaborazione di Fondazione Forma.
Il progetto FO
Fotografia Open è un nuovo polo culturale itinerante e open air che utilizza la fotografia d’autore come strumento e linguaggio per leggere, raccontare e comprendere la realtà.
Nato da un’idea di Camilla Invernizzi – ArtsFor, è un progetto di arte pubblica, urbano e temporaneo, che cambia e si sposta nel tempo, che parla della città e alla città, ai quartieri nei quali si realizza e ai suoi abitanti, favorendo l’ingaggio di cittadini di tutte le età.
FO nasce e vive nelle aree interessate da grandi ristrutturazioni urbane e si avvale proprio delle architetture temporanee dei cantieri che ospitano la fotografia e che diventano come i muri di un museo, ma all’aperto.
Per le sue caratteristiche e il modo in cui è stato concepito, FO è un progetto – format in grado di adattarsi e inserirsi in un preciso contesto territoriale in trasformazione contribuendo alla sua ri-generazione, grazie alla funzione e al ruolo della fotografia d’autore, con un impatto sugli aspetti architettonici, urbanistici, sociali e culturali dell’area nella quale insiste. Non è un museo perché non è un’istituzione, non possiede né conserva una collezione, ma mantiene le caratteristiche incluse nel ruolo culturale, sociale, formativo, politico del museo.
FO si installa in un quartiere e vive sui muri, nei parchi, nei cantieri, su qualsiasi supporto dove ci sia uno spazio adeguato per interagire con tutti.
A partire dai cittadini e grazie ai cittadini. È un nuovo polo culturale di riferimento, innovativo e inclusivo, ma anche un progetto che vuole contribuire alla rigenerazione urbana di un quartiere e della sua comunità grazie alle attività che produce e offre. Dalle mostre di fotografia, infatti, si sviluppa un public program che crea rete con le istituzioni culturali della città, con le scuole, con le associazioni di quartiere.
Le mostre continuano a vivere anche su altri canali che permettono ai singoli progetti di ampliarsi e di resistere nel futuro: un sito dedicato, attività live (talk, visite guidate, workshop, attività ludiche e di formazione), programmi editoriali e video trasformano FO in un progetto innovativo e multicanale.
Fotografia open Milano: lo Spark Two accoglie Human Nature di Lucas Foglia
Restituire identità e forza attrattiva a un quartiere periferico, offrire alla città nuove forme di fruizione dell’arte e della cultura, dare alla fotografia d’autore una collocazione urbana dedicata che ne valorizzi l’espressione e coinvolga il pubblico facendone uno strumento di rigenerazione. È dalla necessità di dare una risposta a queste esigenze che nasce FOM – Fotografia Open Milano.
Human Nature è la mostra dedicata al progetto di Lucas Foglia, fotografo americano con all’attivo tre importanti monografie, esposto e pubblicato in tutto il mondo e conosciuto per le immagini che parlano del rapporto tra natura, tecnologia e paesaggio.
Oltre quaranta fotografie, disposte in un’installazione complessiva di quasi duecento metri, sorprendono i cittadini con un racconto che riveste l’isolato occupato dal cantiere e presenta l’uomo che in diversi contesti e in vari modi cerca la natura, la studia o se ne prende cura. Un giro del mondo per immagini che parla di natura, clima, paesaggio e sostenibilità, invitando a riflettere sulle grandi sfide del pianeta e sull’urgenza di agire per contribuire al cambiamento.
Con le fotografie di Lucas Foglia le recinzioni intorno al cantiere di Spark Two si trasformano in uno strumento per dialogare sui temi del cambiamento climatico e dell’inclusione sociale, sul rapporto tra il naturale e il costruito, su come questa relazione e ogni nostra singola azione producano un impatto sul pianeta. Temi su cui anche Lendlease è fortemente impegnata con l’obiettivo di costruire città più resilienti, inclusive e sostenibili.
Human Nature è una mostra da vedere e da leggere, attraverso le didascalie che contestualizzano le immagini, ma anche grazie a una selezione di importanti citazioni che accompagnano le fotografie: testi di Antonio Cederna, Francesco Bacone, Papa Francesco, Michael Pollan e Amitav Gosh offrono al pubblico significativi stimoli sull’ampio tema della sostenibilità. Infine, una bibliografia dedicata propone un ulteriore approfondimento.
Luca Foglia: “La natura è fonte di benessere e di rischio. Mentre trascorriamo sempre più tempo in casa davanti a uno schermo, i neuroscienziati hanno dimostrato che il tempo all’aperto è vitale per la nostra salute sia fisica sia psicologica. Allo stesso tempo subiamo le conseguenze di tempeste, siccità, ondate di calore e gelo causate dal cambiamento climatico. Human Nature racconta in immagini il nostro rapporto con la natura rispetto al cambiamento climatico. Ogni storia è ambientata in un ecosistema diverso: città, foresta, fattoria, deserto, ghiacciaio, oceano e colata lavica. Le fotografie analizzano il nostro bisogno di luoghi “selvaggi”- anche quando questi luoghi sono costruiti dall’uomo”.
“Nel quartiere di Rogoredo / Santa Giulia, FOM – Fotografia Open Milano inaugura un nuovo progetto in dialogo con la città: una mostra a cielo aperto, dopo quella realizzata con Francesco Jodice, come opportunità per aprire lo sguardo al racconto dell’immagine fotografica in uno spazio pubblico. Human Nature del fotografo Lucas Foglia traccia un percorso di immagini dove protagonista è il rapporto tra umanità e natura, in luoghi e ambienti eterogenei, ma dove forte appare la necessità di ritrovare questa relazione come sorgente di benessere fisico e psicologico. Spazi selvaggi o contesti urbani dove l’uomo ricerca il contatto con l’ambiente naturale sono gli scenari per questi intrecci di racconti, in cui si rivelano anche gli aspetti critici delle conseguenze dei mutamenti climatici, della fragilità di alcuni ecosistemi dove l’uomo può farsi parte attiva per trovare soluzioni di rimedio e cura. In un paesaggio urbano in trasformazione, sopra le recinzioni di un cantiere, questo progetto coinvolge i cittadini in un’installazione artistica che, con i suoi scorci inaspettati, allarga la visione sul mondo”, secondo Filippo Del Corno, assessore alla Cultura Comune di Milano
“Si tratta di un progetto molto originale per la sua capacità di creare un nuovo connubio tra arte e sviluppo urbanistico. Le fotografie esposte sulle recinzioni non solo renderanno i cantieri meno impattanti, ma creeranno una narrazione stimolante rispetto a tematiche attuali come il cambiamento climatico nel contesto urbano. Siamo contenti che FOM parta proprio da Santa Giulia, uno dei quartieri in trasformazione della città che molti milanesi, attirati da questa mostra a cielo aperto, potranno venire a riscoprire”, dichiara Pierfrancesco Maran, assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura Comune di Milano
“FO – Fotografia Open è un arcipelago di installazioni che creano una grande installazione temporanea a cielo aperto e accessibile a tutti, che modifica gli spazi e li connota, arricchendoli di nuovi significati in un momento di passaggio che può essere molto delicato sia per chi vive o lavora nelle aree coinvolte sia per la città tutta che risente delle trasformazioni in atto. FO colloca le mostre fotografiche sulle pareti dei cantieri del quartiere come segno culturale importante che accompagna il cambiamento. Abbiamo scelto la fotografia perché è un linguaggio universale, capace di raccontare la realtà, offrire un allenamento al proprio senso critico, imparare a guardare e immaginare il mondo”, commenta Camilla Invernizzi, ArtsFor
“Siamo lieti ed emozionati di inaugurare questa iniziativa insieme al Comune di Milano e in partnership con ArtsFor. La rigenerazione urbana può giocare un grande ruolo nello sviluppo di nuove identità culturali e sociali, ridefinisce e ricuce quartieri. Come sviluppatori siamo convinti che l’arte pubblica e la cultura svolgano un ruolo fondamentale in questi processi. Attraverso il linguaggio universale e così immediato dell’arte e della fotografia possiamo contribuire alla costruzione di una coscienza condivisa valorizzando l’anima che abita il quartiere, la città. Così, se con il progetto con Francesco Jodice, la mostra fotografica allestita sulle recinzioni del cantiere Spark One nel 2020, abbiamo avviato un percorso di ascolto e coinvolgimento della comunità locale attraverso la fotografia che si è posta come uno specchio, con Lucas Foglia le recinzioni diventano una occasione per riflettere sulla relazione uomo e natura, un manifesto del nostro impegno contro il cambiamento climatico e una chiamata urgente partendo dalla città pubblica, dal sistema degli spazi aperti, dalla produzione di nuove dotazioni territoriali, a sviluppare modelli ambientali di prevenzione e mitigazione del clima”, conclude Micol Gardoni, communications manager di Lendlease.