La casa sull’albero tra i Premi In/Architettura

Data:

Waldenhouse Casarampi è una nuova architettura destinata alla micro-ricettività in natura, progettata da The Ne[s]t, lo studio fondato e diretto dall’architetto Paolo Scoglio, in prossimità di una quercia secolare, nel cuore della campagna umbra della borgata Casarampi, in località Sellano PG: una casa sull’albero concepita come unione tra un deck panoramico privato, destinato al relax ed al benessere outdoor, e una cabina protesa verso la dorsale appenninica del Monte Vettore, nel Parco dei Monti Sibillini.

Attraverso un’attenta mappatura digitale dell’albero mediante drone e laser-scanner e delle sue radici mediante geo-radar, i progettisti hanno potuto ricostruire virtualmente l’esatta fisionomia dell’elemento naturale ospitante, affinché la costruzione dell’architettura non fosse in alcun modo lesiva dello stato naturale di una preesistenza arborea così pregiata: le fondazioni sono a micro-pali, studiate per recare all’apparato radicale della pianta la minore invasività possibile.

Cabina e deck sono staccati dal suolo mediante pilastri tubolari metallici contenenti il cablaggio di tutte le dorsali: giocando sui livelli, il progetto è in grado di migliorare la composizione affinché non sussistano interferenze visive e risultino massimamente esaltate le visuali naturali migliori. La terrazza è costituita da un telaio portante metallico in acciaio zincato a caldo, collegato ai sottostanti pilastri tubolari, cui si sovrappone un’orditura secondaria in legno ed un tavolato di calpestio in larice. La cabina è definita da una struttura portante a telaio ligneo realizzata con montanti e traverse in lamellare di abete, proveniente da foreste certificate. All’esterno del telaio è collocato un cappotto termico in lana di roccia.

“Come tutti gli organismi viventi – spiegano i progettisti -, questa architettura biosimbiotica è caratterizzate da un metabolismo, che è il sistema di gestione delle risorse, finalizzato a mantenere in vita sia l’architettura stessa, sia chi la abita, gestendo con abilità luce, aria, acqua, temperatura e biomassa vegetale in modo da generare flussi di energia efficienti”.

Il progetto ha meritato il Premio In/Architettura 2023, Umbria, categoria “Interventi di nuova costruzione” con la seguente motivazione: “Per la grandissima originalità e forza del pensiero generatore. Per la capacità di dare vita ad un equilibrato quanto dinamico rapporto con le persistenze, soprattutto con l’albero attorno al quale sorge. Un unicum architettonico di grande impatto, ma allo stesso tempo profondamente rispettoso della natura da cui prende linfa vitale legandosi ad essa, anche grazie ai materiali utilizzati”.

di Danilo Premoli – Office Observer
Archivio Architettura
 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

Related articles

Invimit, offerta ricevuta per l’Hotel del Lago a Sabaudia

Invimit Sgr, società del MEF che si occupa di gestione del patrimonio pubblico, ha pubblicato sul proprio sito...

Riprendono quota gli aeroporti italiani nell’H1 2025

Traffico passeggeri in espansione nel primo semestre 2025 nei principali aeroporti italiani, con diversi scali che hanno registrato...

Invimit pubblica offerta per 6 immobili da trasformare in studentati o social housing

Sei immobili da tempo in disuso, di proprietà di fondi gestiti da Invimit, sono oggetto di una proposta...

Rina Prime: “54.673 gli immobili andati all’asta nel primo semestre del 2025”

Il primo semestre del 2025 ha registrato la pubblicazione di 54.673 immobili all'asta, con un valore base complessivo...