Jll: “Per il settore hotel si prevede una crescita globale tra il 15% e il 25%”

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Secondo il Global Hotel Investment Outlook di Jll, leader nella consulenza immobiliare e nella gestione degli investimenti, per il 2025 si prevede una crescita degli investimenti globali nel settore alberghiero tra il 15% e il 25% rispetto al 2024. L’analisi sottolinea la resilienza del settore e le sue opportunità di sviluppo, sottolineandone la capacità di adattarsi ai cambiamenti nelle abitudini di viaggio e alle nuove preferenze dei consumatori.

Nonostante il contesto macroeconomico complesso, il settore hotel continua a dimostrare la propria resilienza. A novembre 2024, la domanda globale di hotel raggiungeva 4,8 miliardi di pernottamenti (102 milioni in più del 2023), con una crescita del Revpar (Ricavo per Camera Disponibile) pari al 4%. Sebbene questo dato sia cresciuto in tutte le aree geografiche, le performance rimangono disomogenee. Infatti, mentre la zona Asia-Pacifico (Apac) è ancora in ritardo del 10% rispetto ai livelli del 2019, le Americhe, l’Europa e il Medio Oriente (Emea) hanno visto una ripresa totale, con una crescita del Revpar che varia dal 17% al 26%.

Nel 2024, il volume degli investimenti globali nel settore alberghiero ha raggiunto i 57,4 miliardi di dollari, segnando un incremento del 7% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, questo valore rimane al di sotto dei livelli storici, principalmente a causa di un limitato volume di transazioni di portafogli e di una significativa riduzione delle dimensioni medie delle operazioni. Mentre le regioni Apac ed Emea hanno registrato una crescita, il volume delle transazioni nelle Americhe è diminuito per il secondo anno consecutivo.

In Italia, nel 2024 sono stati investiti 1,7 miliardi di euro – circa 2 miliardi considerando le operazioni relative a immobili da riconvertire da altre destinazioni d’uso (tra cui principalmente immobili ad uso ufficio) a quella alberghiera – confermando l’alto interesse degli investitori verso questa asset class. In particolare, le operazioni di conversione e riposizionamento in hotel di lusso, specialmente in mercati come Roma, hanno costituito alcune tra le principali transazioni dell’intero settore dal 2019.

Per il 2025 si prevede un aumento significativo del volume degli investimenti nel settore alberghiero. La crescita sarà sostenuta da alcuni elementi importanti, tra cui la ristrutturazione del debito in scadenza che potrebbe portare alla dismissione di alcune strutture, la necessità di implementare piani di investimento per favorire l’upgrade o il mantenimento delle strutture in un contesto di mercato sempre più competitivo, unitamente all’orizzonte temporale di exit ormai prossimo per molte operazioni perfezionate dai private equity nel recente passato.

Le previsioni indicano che le Americhe registreranno l’aumento più consistente, seguite da Emea e Apac. Il settore del lusso e quello dei servizi si confermano i più attrattivi per gli investitori, con particolare interesse verso i mercati urbani e quelli caratterizzate da elevate barriere all’ingresso. Si prevede inoltre un incremento degli investimenti esteri, con investitori del Medio Oriente e investitori privati americani pronti a cogliere opportunità in Europa e in alcune città degli Stati Uniti. Ecco alcune tendenze che si profilano per il 2025:

  1. I “lifestyle hotel”. Questi hotel stanno ridefinendo il concetto di ospitalità, diventando un nuovo “terzo luogo” dove i confini tra lavoro, vita e tempo libero si sfumano. A differenza degli hotel tradizionali, che generano in media il 90% delle loro entrate dalle camere, circa il 40% dei ricavi dei lifestyle hotel derivano da servizi non legati alle camere, (come ristorazione, spa, retail, etc) enfatizzando gli spazi pubblici come luoghi di incontro e socializzazione. Questa evoluzione offre crescenti opportunità per brand e investitori di capitalizzare sull'”economia dell’esperienza”, consentendo di attrarre una clientela più ampia.
  2. L’influenza dei mercati emergenti. Paesi come India e Arabia Saudita giocheranno un ruolo crescente nella definizione delle future tendenze di viaggio, creando nuove opportunità di sviluppo e investimento. In particolare, l’Arabia Saudita, con il suo ambizioso piano Vision 2030, mira a diventare una potenza globale nel turismo. Attraverso lo sviluppo di megaprogetti come Diriyah Gate e Neom, il Paese punta ad attrarre 150 milioni di turisti, un incremento straordinario del 780% rispetto ai numeri del 2019.
  3. L’intelligenza artificiale nel settore alberghiero. In un mondo sempre più guidato dai dati, l’intelligenza artificiale sta trasformando anche l’industria alberghiera. Sfruttando l’enorme quantità di dati già disponibili e utilizzando l’AI, gli hotel possono creare esperienze più personalizzate e frequenti per i loro ospiti, ottimizzando al contempo le operazioni e migliorando l’efficienza.

“Il settore alberghiero sta attraversando una fase di trasformazione significativa, in cui l’innovazione tecnologica e l’adattamento alle mutevoli preferenze dei consumatori saranno determinanti per creare valore senza precedenti e definire il futuro dell’ospitalità – ha affermato Claudia Bisignani, head of hotels and hospitality di Jll -. Gli investitori stanno mostrando un crescente interesse verso il settore alberghiero, con un focus particolare su opportunità di riposizionamento e rebranding. Nonostante le sfide legate al costo del capitale, ci aspettiamo che questa dinamica continui anche nel 2025, con l’hospitality che si conferma un asset class particolarmente resiliente ed attrattiva grazie ai rendimenti competitivi, alle solide performance operative e alle favorevoli dinamiche di offerta.”

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