JLL: il 60% delle aziende Emea aumenterà l’investimento in design e allestimento di uffici

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Gli uffici stanno tornando ad essere centrali nel settore del commercial real estate: questa la visione della nuova Emea office fit-out costs guide 2025 pubblicata da JLL con il contributo di Tétris, società del gruppo specializzata in design fit-out di spazi commerciali.

Le aziende stanno ridefinendo le politiche di lavoro ibrido, incentivando una maggiore presenza in ufficio. JLL prevede che, entro il 2030, il 44% delle organizzazioni aumenterà i giorni lavorativi in sede, incrementando la domanda di spazi di qualità, sostenibili e funzionali. Tuttavia, l’aumento dei costi di allestimento e le incertezze macroeconomiche e geopolitiche pongono nuove sfide.

“Questa rinnovata attenzione alla presenza fisica alimenta la domanda di uffici di alta qualità e fit-out che migliorino le prestazioni dei luoghi di lavoro”, afferma Jose Maria Casanova, managing director di Tétris Italia. “Le organizzazioni stanno rispondendo con strategie adattive, investendo nel miglioramento dell’esperienza dei dipendenti attraverso design flessibili, tecnologie innovative o ristrutturazioni.”

Nonostante l’aumento dei prezzi, le aziende Emea continuano a investire: il 60% prevede di aumentare la spesa per il design e l’allestimento nei prossimi 5 anni, bilanciando la necessità di uffici sostenibili e performanti con le esigenze del lavoro ibrido e di spazi dai layout ottimizzati e riconfigurabili. L’integrazione tecnologica è in prima linea nel miglioramento degli ambienti di lavoro ibrido in tutte le tipologie di ufficio, con investimenti delle aziende in sistemi AV ad alte prestazioni e di monitoraggio per ottimizzare l’occupazione degli spazi e migliorare l’efficienza energetica e operativa.

Italia ed Europa: costi di fit-out in aumento

Lo studio, che analizza i costi medi di fit-out in 68 città di 40 Paesi, basandosi su progetti all’avanguardia situati nei CBD e in linea con le nuove tendenze degli ambienti di lavoro, evidenzia un incremento globale dei costi di allestimento degli uffici.

In Italia, il costo di un fit-out completo – comprensivo di sistemi Av, soluzioni dati e SMART, arredi e spese professionali di design, project & cost management – si attesta tra i 1.600 €/m² e i 2.000 €/m² a seconda del tipo di intervento. Questo valore è in linea con la media dei paesi EMEA, pari a 1.823 €/m², sebbene inferiore alla media globale di 1.907 €/m². La stima può variare in base alla qualità delle finiture, al livello di personalizzazione e configurazione dello spazio, nonché alle dotazioni tecnologiche.

L’incremento dei costi è dovuto a una combinazione di fattori: inflazione, volatilità delle valute, aumento dei prezzi delle materie prime e carenza di manodopera specializzata. A ciò si aggiungono tempi di approvvigionamento più lunghi, tariffe commerciali e instabilità politica internazionale, che impattano prezzi e tempistiche dei progetti. Le città EMEA con i costi più elevati sono Zurigo, Londra, Monaco, Dubai e Riyadh, a causa dei costi di manodopera, dei materiali e degli arredi di alta qualità.

I principali driver di costo

Sebbene i profili di spesa siano molto vari da Paese a Paese, i lavori edili tradizionali come pareti divisorie, pavimentazioni, finiture e carpenteria, rappresentano generalmente la voce di costo più rilevante, con un’incidenza che varia tra il 20% e il 45% del totale.Un ruolo crescente è svolto anche dagli impianti meccanici ed elettrici, che in media costituiscono il 25% dei costi e che, in alcuni mercati, possono superare il 40%. Inoltre, standard ambientali e di sostenibilità più elevati negli uffici richiedono servizi M&E più complessi, e il costo dell’importazione di attrezzature specialistiche e manodopera qualificata per l’installazione incide ulteriormente sui costi.

Fit-out sostenibili: costi iniziali, benefici nel lungo periodo

L’analisi evidenzia una crescente domanda di soluzioni sostenibili: il 60% dei mercati globali ha registrato un aumento delle richieste di fit-out ad alta efficienza energetica e con materiali green. Il 68% dei decision maker nel settore Corporate Real Estate prevede di aumentare gli investimenti in sostenibilità nei prossimi cinque anni. Tuttavia, a causa dell’invecchiamento del patrimonio edilizio nelle principali città europee e della scarsità di uffici con certificazione di sostenibilità, le aziende devono valutare i vantaggi economici del trasferimento in edifici di nuova costruzione di grado A rispetto alla riqualificazione di quelli esistenti tramite interventi di retrofit.

I progetti di fit-out sostenibile richiedono investimenti iniziali significativi in impianti meccanici ed elettrici, che in alcune aree geografiche possono rappresentare fino al 50% del costo totale, ma si traducono in risparmi operativi fino al 40% sui costi energetici.

In Italia, dove la transizione ecologica è una priorità nelle politiche pubbliche e aziendali, questo trend è particolarmente rilevante. La crescente attenzione verso ambienti di lavoro salubri ed efficienti spinge le aziende a integrare gli obiettivi di sostenibilità fin dalle prime fasi dei progetti di ristrutturazione e allestimento. Questo permette di anticipare e affrontare potenziali ostacoli, come i tempi più lunghi per l’approvvigionamento di materiali sostenibili, le opportunità di riutilizzare o riciclare arredi e impianti esistenti, e l’installazione di sistemi meccanici complessi necessari per raggiungere gli obiettivi ambientali.

“Il 2025 si prospetta come un anno dinamico per il settore degli uffici, segnato da profondi cambiamenti e nuove esigenze. Le aziende continuano a crescere, rivedendo le proprie strategie di workplace e investendo in spazi fisici sempre più funzionali, sostenibili e in linea con l’evoluzione del lavoro ibrido” commenta Matteo Lavazza, head of project & development services di JLL. “In questo contesto, la chiave sarà una pianificazione strategica anticipata, capace non solo di gestire le incertezze economiche e normative, ma anche di cogliere le opportunità legate all’innovazione e alla rigenerazione del patrimonio immobiliare.”

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