Gli attacchi e i contrattacchi tra Israele e l’Iran hanno aumentato la tensione e la paura nella popolazione iraniana. I bombardamenti hanno quindi costretto milioni di persone a fuggire dalle città e dalle zone ritenute sensibili, vista la vicinanza a punti strategici militari nel mirino delle strategie belliche in atto.
La guerra paralizza la maggior parte delle attività economiche e commerciali, costringendo imprenditori e operatori di vari settori a chiudere bottega o ripensare a come proseguire le medesime attività. Nello specifico, crisi geopolitiche come quella che ha coinvolto in dodici giorni Israele e Iran, colpiscono fin da subito precisi settori economici, alcuni dei quali ne risentono più duramente:
Il settore immobiliare fa parte delle attività che sono costrette a fare immediatamente i conti con i danni provocati dai bombardamenti. Dal 13 giugno al 22 giugno si sono registrati decine di edifici di rilievo distrutti o gravemente danneggiati. Tra questi, a Teheran, un grattacielo di quattordici piani di Nobonyad Square nel distretto 1, la Torre Jahan Koudak, i quartieri di Farahzad, Andarzgou e il complesso residenziale di Asatid-e Sarv. Secondo una valutazione approssimativa un palazzo residenziale a Teheran viene a valere dai venti ai trenta milioni di dollari.
Sempre approssimativamente, a ora, i danni sugli edifici ammonterebbero a duecento milioni di dollari.
La guerra comporta, a livello economico, drastiche decisioni, come quella di cessare l’attività fino a nuovo ordine, oppure soluzioni alternative, come per esempio una sorta di cambiamento nella destinazione economica di un’azienda.
Di fronte a migliaia di famiglie costrette a lasciare le proprie abitazioni perché distrutte o sprovviste di bunker o rifugi, (la costruzione di un bunker può costare dai diecimila agli ottantamila dollari, e considerato il reddito medio vi sono più famiglie che non possono permetterselo di quelle, invece, benestanti), vi sono B&B che hanno pensato a come sopperire a tale escalation di sfollamento.
Tra questi spunta Jabama, b&b iraniano creato da un team di giovani e appartenente a quell’economia definita “parallela”, non controllata quindi dalla Repubblica islamica. Jabama ha deciso di mettere a disposizione i suoi alloggi al servizio di concittadini la cui abitazione è stata danneggiata, residenti in zone pericolose o ormai impossibilitati nel rientrare a casa.
La piattaforma Jabama ha voluto quindi rivolgersi ai connazionali iraniani offrendo uno sconto significativo per coloro i quali volessero soggiornare temporaneamente nelle città settentrionali del Paese. Ancora, agli iraniani che vivono nella provincia di Teheran le cui case sono state danneggiate e perciò inabitabili, hanno avuto la possibilità di prenotare un’unità residenziale gratuitamente presso l’Highlight Emergency Accomodation.
Un progetto ambizioso quello di Jabama, nonché la dimostrazione che qualcosa può funzionare nonostante il freno della guerra, soprattutto quando si tratta di andare incontro alla popolazione garantendole un tetto sicuro.