Italia leader per capacità installata usando la fonte geotermica

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La risorsa geotermica può contribuire a fornire energia elettrica e calore, nonché a recuperare materie prime critiche, fra cui il litio. L’Italia è tra i leader mondiali in termini di capacità installata usando la fonte geotermica e tra i maggiori paesi europei nella produzione di tecnologie all’avanguardia.

Questa la prima evidenza che emerge dall’Italian geothermal forum, la manifestazione di In Fieri e organizzata da Mirumir a Roma, dove è stata sottolineata l’inclusione della geotermia tra le tecnologie fondamentali del Net-Zero industrial act, che mira a potenziare la capacità produttiva dell’Unione europea nelle tecnologie a zero emissioni con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

“L’obiettivo del Forum è stato quello di mettere insieme il mondo associativo, il mondo istituzionale e il mondo delle imprese. Le aziende sono pronte: hanno i numeri, hanno le aree idonee dove fare le perforazioni. Ora manca il passaggio conclusivo, quello delle istituzioni che devono dare le autorizzazioni”, ha commentato Paolo Angelini, amministratore unico In Fieri.

Nel dibattito è intervenuto anche il presidente Gse, Paolo Arrigoni, che ha fatto il punto sui piani di sviluppo del settore e sugli incentivi a disposizione.

“Il GSE, sempre più considerato soggetto facilitatore e abilitatore della transizione energetica del Paese, dopo aver gestito i fondi PNNR dedicati al teleriscaldamento, che hanno assegnato 148 milioni di euro a 34 progetti, più ulteriori 14 progetti finanziati con altri fondi nazionali per circa 90 milioni di euro, conferma il suo impegno nel supporto allo sviluppo della geotermia e, durante la prossima estate, bandirà le procedure FER2 che includeranno anche i contingenti per la geotermia, sia tradizionale con innovazione  che quella a emissioni nulle. Inoltre siamo pronti a gestire il FER T, che incentiverà i grandi interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili, tra cui la geotermia, e sul quale il MASE ha aperto le consultazioni”, ha commentato Arrigoni.

Tra gli interventi quello della responsabile sezione tecnico strategica del dipartimento tecnologie energetiche e fonti rinnovabili dell’Enea, Simona de Iuliis, che ha evidenziato l’importanza di politiche stabili per accompagnare le industrie e sviluppare appieno l’enorme potenziale di questa fonte.

“La geotermia è considerata un “gigante dormiente”: dobbiamo sfruttare appieno tutte le sue potenzialità, soprattutto in Italia che è uno dei paesi in Europa che ha più alta potenzialità di questa risorsa, sia per la produzione di energia elettrica, ma anche per produzione di calore. Dobbiamo riuscire a soddisfare i consumi termici dei nostri edifici, il teleriscaldamento, ma anche di processi industriali o nell’agricoltura”, ha commentato de Iuliis, aggiungendo: “Sono contenta di essere qui oggi e che finalmente la geotermia riceva tutta questa attenzione, perché l’Italia ha veramente un’opportunità non solo per la nostra sicurezza energetica ma anche di crescita economica”.

“Ora più che mai è necessario essere compatti e presentarci alle istituzioni con un’unica voce per parlare di geotermia a 360°. Ringrazio tutta l’organizzazione che è stata in grado di creare questo evento che ha accolto numerose partecipazioni e altrettanti contributi positivi dalle istituzioni”, ha dichiarato Fausto Batini, presidente di Rete geotermica.

“Abbiamo riflettuto su spunti molto interessanti, dalla consapevolezza di poter fare sistema alla valorizzazione delle esperienze geotermiche italiane. La formazione, la collaborazione e la ricerca sono fondamentali per il nostro futuro”, ha sottolineato Alessandro Cecchi, presidente dell’Associazione italiana riscaldamento urbano (Airu).

“Se siamo uniti e allineiamo le nostre proposte, possiamo incidere di più. Ora serve un piano d’azione e una roadmap che costruiremo insieme alle istituzioni”, ha aggiunto Bruno Della Vedova, presidente Unione geotermica italiana (Ugi).

“L’unione fa la forza. Questo congresso è stata un’esperienza positiva e strategica per il futuro del settore”, è il commento di Moreno Fattor, presidente dell’Associazione nazionale impianti geotermia heat pump (Anighp) – sezione di Anipa.

“Il confronto di questi giorni ha evidenziato segnali positivi che devono tradursi in interventi di medio e lungo termine, in azioni concrete per lo sviluppo della geotermia. Il ruolo dei professionisti appare i questo caso fondamentale”, ha detto infine Arcangelo Francesco Violo, presidente del Consiglio nazionale dei geologi.

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