Invimit avvia un nuovo approccio basato sull’intero portafoglio immobiliare, definendo che il vecchio progetto Opa non risultava funzionale alla valorizzazione del patrimonio pubblico.
Lanciato nel 2023, il progetto Opa era uno strumento ideato dalla Sgr per acquistare immobili su tutto il territorio nazionale da destinare, nel primo lancio, alla realizzazione di residenze per studenti. Ispirato alle caratteristiche principali al meccanismo dell’offerta pubblica di acquisto (Opa), avrebbe consentito di concentrare in un unico fondo immobiliare un numero consistente di asset pubblici, superando il tema della frammentazione del patrimonio che si peensava limitasse la scalabilità da parte degli investitori istituzionali.
Invimit ha deciso di lasciare questo corso e seguirne uno nuovo, tenendo conto delle linee guida e dell’esito degli incontri promossi dalla cabina di regia per la valorizzazione e la dismissione del patrimonio immobiliare pubblico istituita presso il Mef.
Diversamente dal passato, quindi, il progetto non è più basato sulla scelta selettiva di singoli asset, non risultando funzionale alla migliore valorizzazione degli immobili individuati e, soprattutto, alla creazione di valore attraverso un diverso utilizzo del patrimonio immobiliare pubblico.
Nello specifico, la Sgr ha stabilito di non proseguire la procedura (ai sensi dell’art. 9 dell’Avviso) e di aver opportunamente comunicato tale decisione ai comuni interessati e agli Enti vigilanti, in riferimento al Progetto Opa, approvato dal precedente Cda della Sgr e avviato con l’avviso pubblicato il 7 giugno 2023.
La Sgr resta a disposizione delle amministrazioni locali per discutere eventuali ipotesi alternative e per valutare opportunità di valorizzazione degli asset del proprio patrimonio immobiliare, nel rispetto della normativa vigente.