martedì, Ottobre 28, 2025

In un mercato saturo il retail high street romano cerca nuove frontiere

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A Roma l’high street retail sta vivendo una fase di profonda trasformazione, alimentata da una crescente richiesta di spazi da parte dei retailer e da un significativo aumento dei flussi turistici.

L’evidenza è frutto dell’analisi del comparto di Cbre, che sottolinea come le principali vie dello shopping del centro storico romano mostrino chiari segni di saturazione, con un’offerta di locali commerciali in costante riduzione. Il tasso di vacancy medio si attesta al 3%, ma nelle location più prestigiose, come Piazza di Spagna e Via Condotti, è pari a zero. Questa scarsità di spazi sta sostenendo una significativa crescita dei canoni di locazione, con un incremento medio del 22% previsto tra il terzo trimestre del 2023 e quello del 2025 nelle principali high street.

“Roma rappresenta un terreno fertile di opportunità per i brand, ma per valorizzare pienamente il potenziale delle rigenerazioni urbane in contesti iconici è necessario ampliare lo sguardo oltre i confini del centro storico”, ha dichiarato Massimo Diotallevi, responsabile della sede di Roma di Cbre. “Le nostre analisi evidenziano come il centro storico della Capitale, pur rimanendo il fulcro di maggiore attrattività, è affiancato da altre aree che stanno acquisendo sempre maggiore strategicità.”

Secondo le analisi di Cbre, una delle principali aree alternative al centro storico è quella nel rione Prati tra via Ottaviano, via Cola di Rienzo e Piazza Cavour. Situata in una posizione baricentrica tra il Centro Storico e la Città del Vaticano, questa zona intercetta flussi turistici rilevanti. L’area beneficia inoltre di un bacino d’utenza costituito da una popolazione residente ad alta capacità di spesa e da una elevata presenza di lavoratori. I canoni di locazione annui per unità commerciali confermano l’attrattività dell’area, che hanno raggiunto i 980 €/mq/anno.

Un’altra interessante direttrice di crescita è rappresentata da Via Gregorio VII. Situata in una posizione strategica tra il Vaticano e il quartiere Aurelio, rappresenta una delle poche zone semi-centrali con una spiccata vocazione per il settore dell’arredamento e del design. L’area serve un bacino di circa 825.000 persone raggiungibili in 15 minuti d’auto, con una spesa media pro-capite di oltre 900€ destinata ad articoli per le abitazioni e un mercato potenziale complessivo di 744 milioni di euro. La specializzazione della zona è confermata dai circa 50 negozi di arredamento presenti, che rappresentano il 35% del totale dei negozi del settore in un raggio di 3 km. I canoni di locazione, in questo caso hanno raggiunto i 580 €/mq/anno.

Paola Macchi, head of retail high street leasing Italy di Cbre, osserva: “Stiamo assistendo a un cambiamento strategico da parte dei retailer. La quasi totale assenza di spazi nelle vie del lusso non frena la loro volontà di espandersi, ma la indirizza verso aree ad alto potenziale che, fino a poco tempo fa, erano considerate secondarie. Quartieri come Prati, con la sua clientela qualificata, e assi commerciali specializzati come Via Gregorio VII, stanno diventando la nuova frontiera per chi cerca visibilità e successo a Roma, offrendo location di qualità in contesti urbani dinamici e in piena evoluzione.”

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