Nel primo semestre del 2025 le vendite residenziali a Dubai sono aumentate di quasi il 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nell’intero 2024 sono state oltre 266.000 le compravendite immobiliari, il 72% in più rispetto al 2022, per un valore totale di 761 miliardi di AED (circa 190 miliardi di euro).
Questo il quadro tracciato da Gabetti Middle east , che definisce i nuemeri destinati a crescere ancora: nei prossimi anni migliaia di nuovi appartamenti verranno realizzati in centro e soprattutto nelle aree suburbane, grazie alla realizzazione di infrastrutture, servizi e aree verdi.
E c’è chi, sempre più spesso sceglie di spostarsi a qualche chilometro dalla città dei grattacieli, nell’emirato di Umm Al Quwain e nella sua isola Siniya. Una posizione strategica e quindi altamente redditizia, quella dell’emirato Umm Al Quwain, già rinominata Miami d’Oriente, anche grazie alla sua vicinanza con Wynn Al Marjan Island, dove sorgerà il più grande casinò del mondo, e alla nascita di una nuova area free zone, che attrarrà nuova forza lavoro e investimenti esteri.
In merito ai motivi che spingono un mercato, il Governo Emiratino, che si fa garante dell’operazione in caso di fallimento dello sviluppatore, per diversificare la propria economia basata principalmente sul petrolio ha messo a punto una burocrazia snella, che consente di effettuare le operazioni di compravendita anche da remoto. Economie stabili, cambio euro/dirham favorevole, dazi più bassi rispetto a quelli imposti dagli States in gran parte del mondo occidentale. E poi servizi, mare caraibico, un clima mite e un’atmosfera internazionale, che convincono sempre più italiani ed europei a scegliere di trasferirsi qui. E d’altra parte Dubai oggi vanta i rendimenti da locazione tra i più elevati al mondo, con percentuali che si aggirano attorno all’8% annuo (10% in alcune zone della città), contro il 3-4,5% di Londra, il 5% di New York o il 2-3% di Parigi. Il 40% degli appartamenti venduti viene rimesso sul mercato entro due anni, generando plusvalenze fino al 30%. Comprare per rivendere o per affittare conviene ogni anno di più.
“A Milano ogni 6 mesi incontriamo potenziali investitori e presentiamo loro i progetti più interessanti sul mercato- dichiara Antonio Lanari, chief financial officer di Gabetti Middle East —Sta diventando un appuntamento fisso perché la richiesta è sempre più elevata. Parliamo di professionisti che hanno un capitale modesto da investire e vogliono acquistare appartamenti a prezzi più accessibili rispetto a grandi città italiane o europee. Negli ultimi mesi abbiamo visto un incremento del 35% delle richieste da parte di investitori italiani interessati al mercato immobiliare di Dubai. Dopo inglesi e indiani, gli italiani sono ancora tra i primi al mondo a investire qui”.



