Forte domanda prime e pipeline limitata spingono l’office in Uk

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Spinti dall’aumento dei tassi d’interesse e dal sentiment negativo che persiste dal 2020, i rendimenti nel settore uffici nel Regno Unito hanno subito un cambiamento sostanziale. Ad esempio, gli uffici prime nelle principali città britanniche oggi offrono rendimenti intorno al 7%, mentre nella City di Londra i rendimenti per gli uffici prime superano il 5%, rispetto a circa il 4% registrato all’inizio del 2020. Ciò rappresenta un punto d’ingresso più interessante per gli investitori.

È questo il punto di vista di Time Investments, secondo cui le aziende riconoscono sempre più i vantaggi e l’efficienza del lavoro in presenza — dalla collaborazione diretta alle funzioni di controllo, dalle sinergie operative al ruolo cruciale degli uffici nella crescita dei giovani talenti. Dopo un lungo periodo di densificazione, si presta ora maggiore attenzione alla qualità e alla disponibilità degli spazi, sia per i dipendenti sia per l’accoglienza dei clienti.

La domanda di spazi di grado A è in crescita, poiché le imprese privilegiano ambienti moderni e di alta qualità, capaci di sostenere realmente le loro esigenze operative e culturali, favorendo collaborazione e benessere dei dipendenti.

Oltre alla qualità, i principi fondamentali dell’investimento immobiliare — in particolare la posizione — restano più cruciali che mai. Le aree di pregio, con ottimi collegamenti e vicinanza a una vasta gamma di servizi, offrono un ambiente di lavoro più completo e attraente, utile per attrarre e trattenere i talenti.

La netta riduzione dello sviluppo di nuovi uffici in alcune aree, dovuta ai precedenti cali di valutazione e all’aumento dei costi di costruzione e finanziamento, sta iniziando a creare carenze di offerta in specifiche location di pregio. Allo stesso tempo, la domanda da parte degli occupanti è in crescita, con segnali positivi soprattutto per gli spazi di maggiore qualità.

Sebbene le prospettive stiano migliorando, permangono potenziali rischi. Tra questi: gli occupanti con contratti di lungo periodo potrebbero ridurre le proprie esigenze di spazio, e i costi in conto capitale per la ristrutturazione e l’ammodernamento degli edifici più datati possono essere significativi. È quindi fondamentale valutare attentamente questi elementi e disporre di una profonda conoscenza della gestione e dello sviluppo immobiliare.

Nonostante le cautele, cresce la fiducia e si registrano prove concrete di una domanda stabile per uffici di alta qualità, in un contesto di pipeline edilizia limitata. Ciò sta generando un aumento tangibile dei canoni di locazione in varie aree del Regno Unito: secondo Savills, le sei principali città regionali (“Big Six”) hanno registrato una crescita media dei canoni prime del 5% negli ultimi due anni — il livello più alto in oltre un decennio — mentre nel West End i canoni medi prime sono aumentati del 10% nei dodici mesi fino alla fine del primo semestre 2025.

Roger Skeldon, head of real estate e co-fund manager di Time: property long income & growth, ha dichiarato:“Riteniamo che il settore degli uffici nel Regno Unito — in particolare gli asset di alta qualità in location prime — stia oggi offrendo interessanti opportunità di investimento, lasciandosi alle spalle gli effetti della pandemia. Con il miglioramento dei fondamentali di mercato e l’aggiustamento dei valori, la possibilità di una solida performance del settore nei prossimi anni è sempre più concreta. Il nostro focus resta sull’individuare e investire negli asset giusti, gestiti da aziende che comprendono davvero e si adattano alle nuove esigenze del mondo del lavoro moderno.”

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