Alzi la mano chi non si sia sentito dire almeno una volta che lo studio apre la mente e che è necessario studiare ed essere preparati per garantirsi maggiori opportunità nel proprio futuro.
FIMAA Milano Lodi Monza e Brianza, grazie alla collaborazione con docenti e consulenti esperti, da sempre mette la formazione al centro dei propri progetti, dedicando molto tempo alla preparazione di programmi formativi che ben si adattino e rispondano alle esigenze dei propri Associati e della Categoria tutta.
Ma partiamo da una recente indagine condotta da Radar – SWG per capire meglio come viene percepita la formazione dai fruitori. Troppo spesso da bambini si studia per obbligo, perché non si ha ancora la consapevolezza del grande valore rappresentato dall’istituzione scolastica, dai libri e dalla presenza di insegnanti competenti nella propria quotidianità di alunni.
Da questa ricerca risulta infatti che la consapevolezza si forma nel tempo, con l’età adulta, ed è sempre con l’età adulta che iniziano a prendere forma nella mente i primi rimpianti, il classico “Avrò fatto la scelta giusta?”. Radar – SWG ha intervistato un campione di 800 italiani maggiorenni scoprendo così che ben 2 su 5 tornando indietro opterebbero per un percorso di studi differente.
La formazione è ancora oggi vista come il mezzo migliore per costruirsi un futuro, soprattutto dai cosiddetti “Baby boomers” ma anche dalla generazione Z. Netta è invece la distanza fra le due fasce di età nel considerare la formazione come un modo utile a sviluppare un pensiero critico e autonomo ma soprattutto come mezzo per diventare un cittadino più responsabile e consapevole (44% dei primi rispetto al 26% dei secondi). Si denota quindi un cambio di approccio alla cultura e allo studio, come se questi ultimi nel tempo avessero cambiato finalità: ad esempio oggi la formazione viene maggiormente considerata uno strumento per fare carriera ma allo stesso tempo è vista come un dovere imposto dalla società. Insomma, al crescere dell’età cresce il valore dato ai percorsi formativi.
La metà di coloro che hanno risposto al sondaggio ha raggiunto il titolo di studio desiderato e il 67% oggi studierebbe di più rispetto a quanto fatto in passato. Questo si collega facilmente alla necessità di avviare percorsi formativi aziendali per dipendenti, collaboratori ed imprenditori desiderosi di arricchire la propria formazione. Si parla spesso di “formazione continua”, che da un lato certamente si fa sul campo tutti i giorni, il luogo migliore dove imparare, ma dall’altro ha bisogno di aule, penne e docenti appassionati, pronti a insegnare non solo nozioni teoriche ma anche a incentivare pensiero critico, scoperta e messa in pratica delle proprie power skills, e accettazione di limiti e punti di debolezza.
Spesso è infatti indispensabile proprio soffermarsi sul concetto di limite e, perché no, sul valore di un limite. Valorizzare i propri limiti significa partire da questi per creare i propri punti di forza, ma ciò non è scontato in una società nella quale non è ammesso fallire, dove la parola d’ordine è performare, essere sempre al 100% e dare il massimo. Non si analizza mai abbastanza il concetto di fallimento, e questo è certamente uno di quegli argomenti che si apprende frequentando corsi specifici e mirati, in grado di aprire la mente e ricordarci che prima ancora che performer siamo esseri umani, messi alla prova ogni giorno e sommersi di aspettative.
È proprio in occasione dell’ultimo workshop organizzato da FIMAA MiLoMB in sede Confcommercio MiLoMB che si è potuto parlare di limiti ma anche di sconfitta, obiettivi, volontà, umiliazione, aspettative, energia ed autocritica, insieme a due testimonial e formatori speciali quali l’ex cestista professionista Gabriele Ganeto e lo speaker e comunicatore Andrea De Beni. Con loro FIMAA MiLoMB ha avviato un percorso formativo di assonanze e dissonanze fra attività imprenditoriale e sport di alto livello.
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Il Gruppo Giovani FIMAA MiLoMB ha di recente concluso un importante percorso formativo con la Coach Marzia Maiorano e con il Prof. Alessandro Lucchini in tema di coaching, efficienza ed efficacia del proprio ruolo, gestione delle risorse umane, competenze, parlare in pubblico, gestire le relazioni, pianificare l’attività e molto altro. A breve ripartiranno anche i corsi con la docente e consulente Helga Ogliari in materia di brand (personale e collettivo) e di importanza nel saper farne oggetto di adeguata comunicazione.
Restare aggiornati è imprescindibile per lavorare bene ma anche per fare networking e incentivare le relazioni che sono alla base dell’attività professionale e anche della vita associativa. Anche per questo motivo FIMAA MiLoMB, pur adottando tutte le nuove tecnologie ed avendo, per prima nel settore associativo della mediazione, proposto decine di webinar durante la pandemia, predilige comunque gli incontri in presenza laddove il confronto personale e la relazione tra i partecipanti possono portare un grande valore aggiunto al contenuto dei corsi. Incontrarsi produce forte sinergia fra corsisti e docenti e permette di gettare le basi per relazioni e collaborazioni fra Colleghi durature nel tempo.
Prossimo appuntamento in aula con un workshop gratuito FIMAA MiLoMB mercoledì 5 novembre mattina per parlare del delicato e complesso rapporto fra tecnologia e digitalizzazione rispetto alle normative sulla Privacy. Ne parleranno l’avv. Alessandro Burro del Gruppo PLS Legal, consulente di FIMAA MiLoMB, e Angelo Semerano, CEO di Gestim. Locandina e form di iscrizione ai seguenti link:



