Il comune di Ravenna si è aggiudicato un finanziamento europeo di 5 milioni di euro risultando vincitore del quarto bando Urban Innovative Actions per la realizzazione del progetto Dare: la rigenerazione urbana della Darsena attraverso la transizione digitale, con l’obiettivo di promuovere la cultura digitale tra i cittadini e di aggiornare la pubblica amministrazione in un rapporto reciproco, centrato sulla persona.
Il progetto si propone di rendere il percorso un modello ripetibile in tutto il territorio comunale e in città europee medio–piccole come Ravenna. Dare, infatti, sta per “Digital environment for collaborative alliances to regenerate urban ecosystems in middle-sized cities” (Ambiente digitale per alleanze collaborative al fine di rigenerare ecosistemi urbani in città medie). Venti i progetti selezionati dalla UE su 176 candidature totali, di cui 49 italiane; il Comune si è aggiudicato il finanziamento più alto e colloca Ravenna tra le città europee più innovative.
L’intervento è partito ufficialmente in questi giorni e durerà tre anni: “Con Dare – ha sottolineato il sindaco Michele de Pascale – l’innovazione digitale si lega a quelli che ormai sono i bisogni e le priorità delle città e dei cittadini di tutto il mondo: l’attrattività e quindi il lavoro, la salute e la salubrità, la sicurezza e la vivibilità. Si tratta dei temi al centro dell’Agenda Urbana, sui quali Ravenna è al lavoro da tempo. L’intento è mettere al centro i cittadini facendo crescere la loro cultura digitale per poter beneficiare in maniera critica e attiva delle chance che la società offre, senza lasciare indietro nessuno, perché tutti diventino attori del cambiamento”.
L’approccio utilizzato dal Dare è di tipo collaborativo: i cittadini saranno coinvolti tramite vari strumenti (portale, app, totem informativi, panchine interattive, laboratori ed eventi) per una narrazione collettiva del territorio. Il lavoro di raccolta, elaborazione e veicolazione dei dati e il dialogo costante permetterà di ideare e implementare nuovi servizi.
Il partenariato di progetto include enti pubblici e privati, di varie dimensioni, rappresentativi della realtà ravennate ma anche eccellenze nazionali ed europee: Cineca, Enea Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, Chia Lab, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, European Crowdfunding Network Aisbl, Studiomapp, Cifla Fondazione Flaminia Innovation Center, BiPart Impresa sociale, CNA, CertiMaC, Legacoop Romagna. I partner sono stati scelti tramite un avviso pubblico e insieme a loro è avvenuta la co-progettazione e candidatura della proposta.
di Danilo Premoli – Office Observer