Lo sport è da sempre considerato l’alleato migliore di uno stile di vita sana per eccellenza, le azioni degli atleti sono fonte di ispirazione, l’impegno costante degli sportivi un esempio infallibile da cui trarre esclusivamente insegnamenti positivi.
Ma è proprio così? O tanto dipende dall’interpretazione dei comportamenti e dal modo in cui li spostiamo dal campo da gioco alla realtà della vita quotidiana?
Falsi (Li)Miti è il titolo del workshop che FIMAA MiLoMB ha organizzato per cercare di rispondere a queste domande, o quantomeno per discutere di questa tematica e riflettere sull’applicazione dei valori dello sport all’attività lavorativa ed imprenditoriale, partendo sempre prima di tutto dalla persona. A tirare le redini di questa illuminante mattinata di formazione due ex atleti: Gabriele Ganeto, ex professionista di serie A nella pallacanestro e fondatore della piattaforma Sport2Next, e Andrea De Beni, formatore e speaker motivazionale, proveniente sempre dal mondo cestistico.
“La nostra attività in azienda – spiega Ganeto – utilizza lo sport come metafora di vita, certamente una realtà da cui si può attingere molto per il mondo del lavoro, anche se è doveroso fare dei distinguo. È importante infatti trovare i punti di contatto fra questi due universi in profondità e non in maniera superficiale, e a tal fine è essenziale diffondere messaggi direttamente applicabili alla nostra quotidianità. Certo è – continua Ganeto – che chi fa sport ad alto livello possiede competenze da trasmettere all’esterno, quali l’adattabilità e la voglia di dare il meglio di sé stessi anche in un nuovo ambiente. La consapevolezza di quelli che sono i propri limiti vale molto più del conoscere i propri punti di forza, perché mi dà la possibilità di lavorare su me stesso non solo per migliorarmi ma anche per aiutare chi ho intorno a diventare la versione migliore di sé.”
“Perché lo sport resta attuale dal punto di vista formativo? Perché da un lato è gioco – dichiara De Beni – Ed essendo gioco ci riporta alla nostra sfera più autentica, ed è linguaggio, un linguaggio che sta vivendo gli stessi cambiamenti del mondo esterno e quindi anche delle aziende: inclusione, diversità, intelligenza emotiva, benessere. Dallo sport si può prendere spunto sempre mantenendo ferma l’idea che si tratta di mondi distinti. Lo sport può essere un grande veicolo perché universalmente conosciuto e soprattutto fatto di valori, storie, persone ed avvenimenti in grado di ispirare e farci dire qualcosa di profondo e in particolare di noi stessi.”
Determinanti gli interventi dei partecipanti, agenti immobiliari in primis, ma non solo: quando la formazione è interattiva diventa patrimonio da condividere e riflessione su interessi esportabili nella vita comune, nella propria impresa, in Associazione.
Numerosi i concetti su cui la platea di corsisti ha avuto l’opportunità di confrontarsi e lavorare nell’arco della mattinata insieme ai docenti, tutti tratti da esempi concreti grazie all’analisi di reali accadimenti sul campo e interviste di miti dello sport. Il tutto con una chiave di lettura assolutamente nuova che ha permesso ai partecipanti di riflettere su cosa stia accadendo oggi per la professione di agente immobiliare, al mercato, all’utenza con cui relazionarsi, ai nuovi strumenti per comunicare. Il peso dell’aspettativa e l’importanza dell’autocritica, la centralità di una comunicazione chiara, la forza di volontà, il valore dell’energia, dell’obiettivo e della curiosità. Il significato di fallimento della squadra (intesa come team di lavoro) ma anche dal punto di vista personale, del singolo imprenditore che si trova a “gareggiare” contro gli avversari ma anche contro se stesso come un atleta ai blocchi di partenza dei 100 metri alle Olimpiadi.
E poi la consapevolezza dei propri limiti, la frustrazione, la sensazione di disagio, la tensione. Tutti temi che trovano spazio sul campo, come in palestra, come in ufficio.
Una mattinata di vera energia positiva, di condivisione e di riflessioni, che ha contribuito ad aprire la mente e a porre l’attenzione su tanti aspetti della quotidianità ma per nulla scontati.
di Sofia Gennaro – segreteria FIMAA MiLoMB