Tecnostrutture | Costruiamo il futuro. Dall’on-site all’off-site, industrializzare per rinnovare il settore delle costruzioni
Mercoledì 19 febbraio si svolgerà a Milano, in Monte Rosa 91, la seconda edizione dell’evento “Costruiamo il futuro. Dall’on-site all’off-site, industrializzare per rinnovare il settore delle costruzioni”.
L’evento, a partire dalle ore 10.00 (registrazioni ore 9.30), riunisce investitori, produttori, progettisti e altri protagonisti del settore per delineare una nuova direzione per il futuro delle costruzioni, che dall’on-site vada sempre più verso l’off-site, ovvero verso l‘industrializzazione dei processi costruttivi attraverso le tecnologie che consentono di trasferire la produzione dal cantiere (on-site) alle fabbriche (off-site).
L’edizione di quest’anno, organizzata da Tecnostrutture, in collaborazione con Harpaceas, Brioschi Sviluppo Immobiliare, Pichler e Rubner, ruota attorno a una specifica proposta: un modello di accordo collaborativo come formula contrattuale evoluta per gli appalti in edilizia.
La modalità degli accordi collaborativi proposta dal convegno è frutto del lavoro, durato più di un anno, di un team di rappresentanti dei vari attori della filiera delle costruzioni, lavoro che è scaturito in un documento che verrà presentato durante la mattinata del 19 febbraio.
Il modello proposto prevede il coinvolgimento delle imprese e della filiera produttiva nell’elaborazione del progetto esecutivo, e modalità trasparenti di determinazione dei costi e di contabilizzazione dei lavori. Al concetto di “prezzo fisso” dei tradizionali contratti a corpo si sostituiscono quelli di “prezzo obiettivo” e “prezzo massimo garantito”, attraverso regole e dispositivi che favoriscono la collaborazione tra le parti per il raggiungimento di obiettivi condivisi, e un’equa distribuzione dei rischi e dei benefici. Con gli accordi collaborativi il convegno “Costruiamo il Futuro” vuole proporre idee concrete per innovare il settore dell’edilizia, ancora poco sostenibile e costoso.
Un cambiamento è sempre più urgente: occorre che il settore si rinnovi, sia sul piano dei processi che su quello dei prodotti, anche per risolvere problemi come la scarsità di manodopera specializzata, i lunghi tempi di realizzazione, l’incertezza dei costi, la necessità di costruire con tempi certi e con qualità elevata, l’esigenza di migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro degli addetti, e di realizzare edifici flessibili e sostenibili. Si pensi che, dal 2019 ad oggi, l’aumento dei costi di costruzione nell’edilizia si può calcolare in un range che va dal 30 al 50%. In questo, l’industrializzazione dei processi (off-site) è la via più innovativa e veloce per rendere sostenibile il comparto delle costruzioni: garantisce la certezza dei costi, è altamente tecnologica, assicura una maggiore sicurezza, riduce i costi di manutenzione, si conforma ai criteri ESG e tutela l’ambiente.
L’evento del 19 febbraio è strutturato in due parti: nella prima, Eugenio Kannès, CEO Brioschi Sviluppo Immobiliare, presenterà il Position Paper sugli Accordi collaborativi – realizzato in collaborazione con GBC Italia e OICE –, in un panel che vede gli interventi di Stefano Corbella, sustainability officer di Coima, Mauro Bailo, ingegnere tecnico 2A Group e Alessandra Marini, docente di Tecnica delle costruzioni dell’Università degli studi di Bergamo. In questa prima parte si metteranno in campo idee, progetti e strategie per un’edilizia del futuro davvero sostenibile.
Nella seconda, in forma di tavola rotonda, si parlerà di realtà che già attuano queste idee innovative. Dopo il focus sull’architettura off-site tenuto dagli architetti Matteo Thun e Matteo Beretta, saranno a colloquio con il giornalista RAI Gianluca Semprini Franco Daniele, CEO di Tecnostrutture, Mauro Burgio, direttore responsabile Bryden Wood Milano, Alessio Bertella, partner e manager BIM & Digitalization Consulting Services Harpaceas, Luca Benetti, direttore Italia Pichler, Roberto Modena, senior project manager Rubner, Claudio Saibene, Procurement and Conceptual Construction director Coima, Paolo Bertolini, presidente Camping Marina di Venezia e Fabrizio Capaccioli, presidente di GBC Italia.