“L’emendamento presentato dall’onorevole Andrea De Bertoldi è un passo importante per il riconoscimento del valore, delle responsabilità e della funzione pubblica che le professioni, come i periti industriali, svolgono al servizio del Paese”. A dichiararlo è Giovanni Esposito, presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali, in riferimento alla proposta inserita nel decreto sul reclutamento e le funzionalità delle pubbliche amministrazioni (DL 25/2025), che prevede la revisione delle tariffe dei liberi professionisti incaricati di verifiche sui soggetti beneficiari di contributi statali.
“Da troppo tempo – prosegue Esposito – i compensi per i professionisti che operano per la sostenibilità della spesa pubblica sono fermi nonostante l’aumento delle responsabilità e degli adempimenti richiesti. Il richiamo alla legge sull’equo compenso, pur importante, rischia di restare lettera morta se non si interviene con misure attuative puntuali e una revisione delle tariffe”.
Il presidente del Cnpi sottolinea anche l’urgenza di rilanciare il lavoro dell’Osservatorio ministeriale sulla giusta remunerazione, attualmente in stallo: “È paradossale che proprio l’organismo istituzionalmente deputato a vigilare sull’equità dei compensi non venga convocato da mesi. Servono atti concreti per dare piena applicazione a una norma che rappresenta una conquista di civiltà per i lavoratori autonomi”.
“Rivedere le tariffe significa riconoscere il ruolo essenziale dei professionisti tecnici nei processi di trasparenza, efficienza e legalità della macchina pubblica. Per questo – conclude Esposito – il Consiglio nazionale dei periti industriali sostiene l’iniziativa dell’onorevole De Bertoldi e chiede al Parlamento di cogliere questa opportunità, finalizzata a tutelare i professionisti che hanno il compito di tutelare l’adeguatezza della spesa pubblica.