È stato inaugurato Pioneer, acronimo di airPort sustaInability secONd lifE battEry stoRage: il più grande impianto di accumulo in Italia alimentato da batterie second-life, realizzato con l’obiettivo di supportare il fabbisogno energetico dell’aeroporto Leonardo da Vinci.
Un progetto, nato dalla collaborazione con Adr – Aeroporti di Roma e co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito dell’Innovation fund, dove tutte le potenzialità delle fonti rinnovabili e dell’economia circolare si concretizzano grazie al riutilizzo di 762 batterie esauste, provenienti da tre grandi brand automobilistici. Infatti, grazie all’allacciamento con l’impianto fotovoltaico realizzato in parallelo alla pista n° 3 dell’aeroporto Leonardo da Vinci Leonardo da Vinci, il più grande polo di autoconsumo di questo genere in Europa. Pioneer consentirà di alimentare l’infrastruttura con energia pulita prodotta localmente, riducendo la dipendenza dalla rete e contribuendo a un risparmio stimato di 16.000 tonnellate di CO₂ in dieci anni.
Grazie alla sintonia tra imprese, istituzioni e comunità, l’innovazione Made in Italy continua a guidare la transizione energetica e festeggia un nuovo traguardo, destinato a rappresentare una pietra miliare di sviluppo sostenibile a livello nazionale ed europeo.
Il 3 giugno, nella Sala Atlante dell’Hilton Garden Inn di Fiumicino, si è tenuto un evento dedicato all’inaugurazione di Pioneer, acronimo di airPort sustaInability secONd lifE battEry stoRage: il più grande impianto di accumulo in Italia alimentato da batterie second-life, che abbiamo realizzato con l’obiettivo di supportare il fabbisogno energetico dell’aeroporto Leonardo da Vinci.
Si tratta del primo impianto di scala industriale che integra batterie eterogenee in un unico sistema di accumulo, grazie a un avanzato software di ottimizzazione e a un’architettura concepita per essere interoperabile con pacchi batteria provenienti da diversi produttori di autovetture. Pioneer inaugura così un modello scalabile che non solo è in grado di assicurare una gestione più smart delle risorse energetiche green, ma rappresenta anche un punto di riferimento per la capacità di valorizzare materiali e dispositivi a fine vita, creando benefici trasversali per l’ambiente, la comunità e il territorio.