Dubai si dota di una nuova attrattiva per i turisti in cerca del lusso plastificato offerto dall’Emirato. Pochi giorni fa è stato presentato il progetto a dir poco faraonico di Floating Venice. Si tratta proprio di ciò che sembra, una piccola Venezia, con tanto di canali e gondole, che galleggerà nell’oceano, a 4 chilometri circa dalla costa in prossimità dell’arcipelago artificiale che prende il nome The World.
I lavori verranno realizzati dal gruppo immobiliare austriaco-ungherese Kleindienst e in parte dell’Arabian Business, per un investimento complessivo di 680 milioni di dollari. La costruzione del resort, perché ovviamente si tratta di un grande villaggio turistico a tema e di lusso che potrà accogliere sino a 3mila ospiti al giorno, è stata voluta dallo sceicco Mohammed degli Emirati Arabi Uniti, partirà nel 2018 e si concluderà due anni dopo, nel 2020. Si estenderà su quattro banchine; tre galleggianti e uno al di sotto del livello del mare per offrire una spettacolare vista sulla vita acquatica del Golfo Persico.
Nel pontile sommerso troveranno spazio 180 camere sulle 414 previste e 3 ristoranti su un totale di 12, con vista sulla marina (da sotto) e su una foresta di coralli. Per portare gli ospiti presso la struttura è previsto un elicottero, che atterrerà direttamente in Piazza San Marco, e per portarli a spasso tra pontili e canali ci saranno invece vere gondole, acquistate presso gli squeri della Laguna (quella originale). Per evocare il sapore della Serenissima verranno inoltre rievocati il Carnevale, la Festa del Redentore e un’edizione emiratina della Biennale.
La Venezia galleggiante è un nuovo tentativo per lanciare verso il successo l’arcipelago The World, che sarebbe dovuto essere la punta di diamante dello sviluppo turistico dell’emirato. I lavori per la costruzione delle isole disposte a formare un planisfero iniziarono nel 2003. Più di 300 isole vennero vendute ai contractor per realizzare residenze privare, ma a oggi più della metà resta vuota.
Insomma, l’effetto Venezia, così temuto e stigmatizzato da noi, a Dubai pare lo deiderino proprio… e di conseguenza avranno pensato: “Perché non replicare direttamente l’originale?”.