Il progetto di Degw per il nuovo headquarter di Metro, a San Donato Milanese parte da un assunto: come rendere gli uffici non solo uno spazio ma un vero e proprio luogo di collaborazione e scambio per i dipendenti.
Un progetto particolarmente sfidante perché voluto dal cliente e concepito dal brand di Lombardini22 specializzato in workplace a partire da marzo 2020, proprio all’inizio della pandemia. Le risposte progettuali hanno quindi necessariamente accolto istanze in divenire e dato una nuova importanza allo spazio ufficio per la qualità del lavoro e delle interazioni.
La nuova sede sopra il punto vendita di San Donato Milanese
Il marchio Metro, presente in Italia dal 1972, che conta oggi nel nostro paese 4.100 dipendenti e 49 punti vendita, oltre a due depositi dedicati al canale food service distribution, ha stabilito di trasferire di pochi metri la propria sede principale utilizzando la superficie posta al piano di sopra del punto vendita di San Donato Milanese. Lo spazio di circa 4000 mq era in precedenza organizzato con due uffici di piccole dimensioni e con una porzione del grande magazzino aperto al pubblico.
Il progetto è partito dai limiti strutturali dell’edificio: una grande piastra su un unico piano con poca luce e finestre e limitati fronti aperti. Degw ha quindi aperto 16 finestre verso il fiume Lambro e 35 nuovi lucernari che si sono aggiunti ai 24 esistenti. Alle finestre è stato applicato un imbotte metallico nel distintivo colore giallo del brand.
Ora lo spazio, totalmente ripensato da Degw, tecnologicamente connesso, ha abbondante luce e aria naturale. Accoglie oltre 400 persone con un equilibrio di 50% in presenza e 50% in remoto, che possono selezionare la propria postazione di lavoro o le sale riunioni con un sistema di prenotazione dedicato.
Il layout è stato studiato per rispondere alle caratteristiche e alle esigenze dei vari dipartimenti della società e delle persone che ne fanno parte.
Ogni area è progettata per mutare in funzione degli obiettivi di lavoro, tra spazi formali e informali per favorire comfort, dinamismo e creatività a seconda delle esigenze dei professionisti. Nello spazio di lavoro in open space le postazioni godono della luce naturale proveniente dai nuovi lucernari creati da DEGW durante la riqualificazione dell’edificio.
Lo spazio è organizzato con un ricco menu di aree di supporto in cui la persona con le sue esigenze rappresenta il centro del progetto.
Esempio della flessibilità che connota il progetto sono le postazioni touch down; le one-to-one; le sale riunioni di tre taglie differenti (per ospitare da 4-5 fino a 12 persone); l’area break con terrazza vetrata verso sud.
Le principali aree di supporto sono raccolte nella negotiation area dedicate principalmente agli incontri con i fornitori esterni strutturata con sale di piccole dimensioni per incontri ristretti.
Lo spazio dedicato all’accoglienza di ospiti, clienti e dipendenti è emblematico dello spirito che ha guidato l’intero percorso progettuale. Lo spazio è infatti polifunzionale e ricco di alcuni dei tratti caratterizzanti il progetto. L’area di benvenuto è scandita dall’infopoint green con essenze in vasche antigoccia realizzate su disegno e coordinate all’arredo in MDF realizzato su misura; dall’area polifunzionale utilizzata principalmente come spazio ristorazione che viene riconfigurato al bisogno; dallo scalone in legno per eventi e incontri informali; dal bar a servizio di dipendenti e ospiti e da una piccola area green. Quest’ultima è una delle tante disseminate nella superficie degli uffici. Sono aree green unplugged, concepite per staccare la spina arredate con ombrelloni, sedute informali, luci da esterno e moquette che richiamano prati verdi.
Il progetto ha tenuto conto poi di alcuni importanti elementi per l’utilizzo futuro e la manutenzione degli uffici: lo spazio, flessibile, è facilmente riconfigurabile e scalabile per accogliere cambiamenti e aggiunte e adattarsi alla crescente densità futura.
Alessandro Adamo, direttore Degw e partner Lombardini22, racconta la sfida di “un progetto speciale, iniziato a marzo 2020, nel pieno di una fase di cambiamento storico per quanto riguarda i parametri della progettazione del workplace. Una sfida che grazie al nostro approccio e alla partecipazione di Metro ci ha permesso di offrire le prime risposte concrete alle necessità emergenti. Noi abbiamo accompagnato i dipendenti METRO alla creazione di questi spazi con un ascolto attento e con le competenze che abbiamo maturato in oltre 30 anni di lavoro in questo percorso stimolante, nuovo per tutti noi alla (ri)scoperta del valore fondante dello spazio ufficio. I driver progettuali si possono sintetizzare in comfort, benessere, tecnologia, socializzazione e senso di appartenenza: questo sarà il nuovo habitat del workplace Metro”.
“Si tratta di un vero cambiamento di prospettiva” afferma Vanessa Catania, direttore risorse umane Metro Italia, “l’ufficio diventa un luogo della condivisione dell’esperienza professionale, di scambio di idee e di progetti che nascono dal contributo di più professionisti che lavorano in sinergia. Per questo anche gli spazi devono assecondare questo approccio, devono accogliere il dipendente ed essere funzionali, devono trasmettere l’anima dell’azienda e allo stesso tempo rendere piacevole e stimolante la giornata dei nostri colleghi”.