Dalmiglio (Savills): “Bene il 2024, per il 2025 la ripresa sarà graduale”

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Ripresa dei volumi di investimento e interesse rinnovato per settori come uffici, retail e logistica: per il real estate italiano, il 2024 è stato un anno dinamico e pieno di cambiamenti. Ma quali sono state le sue evoluzioni più importanti? E che cosa possiamo aspettarci dai prossimi mesi? A rispondere alle nostre domande è oggi con Requadro Davide Dalmiglio, ceo di Savills Italy, che traccerà un quadro sulle principali dinamiche che hanno caratterizzato il 2024 con uno sguardo rivolto anche al 2025, un anno che sulla base delle analisi di Savills potrebbe raccontare interessanti sfide e nuove strade da percorrere.

Domanda: Una panoramica sull’immobiliare italiano nel 2024. Come è andato l’anno?
Risposta: Il 2024 è stato un anno di ripresa e consolidamento per il mercato immobiliare italiano. I volumi di investimento sono tornati a crescere dopo la frenata del 2023 e retail e uffici sono tornati protagonisti del mercato. Le strategie degli investitori si sono focalizzate su settori caratterizzati da fondamentali solidi, ma è stata la forte discrepanza tra domanda e offerta a guidare il mercato. Asset in location uniche per uffici e retail, hotel e resort, riqualificazione di asset a destinazione living e student housing: questi settori sono caratterizzati da buone prospettive di crescita dei valori e da un mercato che lato leasing vede una domanda ancora dinamica. Torna a crescere la quota di volumi che ha interessato il mercato di Roma ma Milano si conferma la piazza principale.

D: Quali sono stati i settori più importanti per gli investimenti immobiliari?
R: L’acquisizione dell’immobile di via Montenapoleone 8 a Milano, il più grande deal registrato nell’anno, ha riportato gli uffici e il retail ai vertici del mercato italiano per volumi di investimento. In particolare, il settore retail ha mostrato un netto recupero, mentre gli uffici hanno confermato la loro rilevanza, con volumi di investimento in forte aumento. Anche lato occupiers il mercato si è mantenuto dinamico, nonostante la scarsa disponibilità di prodotto prime e l’asking rent in crescita stiano frenando l’assorbimento.
Il settore dell’hospitality ha continuato a registrare risultati positivi, mentre la logistica si è confermata centrale nelle strategie degli investitori internazionali. In questo comparto, il mercato delle locazioni ha mostrato una fisiologica flessione dopo i livelli record raggiunti nel 2022 e 2023 con canoni in crescita e un aumento della domanda owner occupier. In controtendenza rispetto alle altre asset class, il settore del living ha registrato volumi contenuti: non sono state rilevate transazioni significative relative a prodotti completati, sia per quanto riguarda il segmento degli studentati sia per la componente residenziale di nuova generazione.

D: Che cosa aspettarsi invece dal 2025? Quali segmenti potrebbero trainare il mercato secondo le vostre previsioni?
R: Il 2025 si prospetta un anno di ripresa graduale, con una dinamica più positiva attesa soprattutto nella seconda metà dell’anno. Uno dei settori chiave rimarrà il living, che continuerà a crescere trainato dal segmento più maturo dello student housing. Oltre all’hospitality – che beneficerà di un ulteriore sviluppo grazie alla presenza di nuovi operatori – e alla logistica – che manterrà un ruolo strategico nel panorama degli investimenti. Un settore da monitorare sarà quello degli uffici, dove la domanda verrà trainata da asset prime, caratterizzati da elevati standard di sostenibilità, tecnologia e flessibilità. Sebbene il segmento secondario degli uffici (grado B) potrebbe continuare a subire una correzione dei prezzi, le opportunità di riqualificazione e valorizzazione di spazi esistenti potranno offrire interessanti prospettive per gli investitori value-add. Per il prossimo anno ci aspettiamo che il comparto retail continui ad essere protagonista nel mercato grazie a un profilo rischio-rendimento interessante per quanto riguarda la componente out-of-town. Il settore sta inoltre beneficiando di una forte diversificazione con grocery e retail park al centro delle strategie degli investitori. In un contesto in cui la sostenibilità e l’efficienza energetica saranno sempre più determinanti, il mercato immobiliare italiano nel 2025 dovrà confrontarsi non solo con la necessità di decarbonizzazione, ma anche con un crescente focus sull’impatto sociale dei progetti di riqualificazione. Questo aspetto rappresenterà un fattore competitivo chiave, capace di generare valore economico per il Paese, ma anche per le comunità locali.

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