Il primo semestre 2025 ha registrato 257 operazioni censite nel mercato Npe, Non performing exposure.
“Un dato sorprendente”, ha osservato Roberto Sergio, direttore dell’osservatorio nazionale Npe market, “perché molti operatori si aspettavano un rallentamento del mercato, mentre abbiamo assistito a un record assoluto in termini di numero di operazioni”.
Il dato è frutto dell’evento organizzato da Credit Village, secondo cui a questo incremento non ha però corrisposto un aumento dei volumi. Al contrario, il Gbv complessivo transato si è dimezzato rispetto agli anni precedenti, segnalando una contrazione sia sul mercato primario sia sul secondario.
“Per quanto riguarda il primario, era un andamento atteso, visto che lo stock di crediti deteriorati nei bilanci bancari si è ormai ridotto. Più complesso è invece il discorso sul secondario, che pur avendo ancora in pancia circa 280-290 miliardi di crediti, ha visto un rallentamento significativo” ha spiegato Sergio, affermando che sicuramente una delle concause del calo è da ricercare nell’introduzione della Secondary market directive. La nuova normativa, almeno per il momento e non solo in Italia, sta ottenendo risultati diametralmente opposti agli obiettivi della direttiva stessa.
Quanto alle prospettive, l’osservatorio prevede un 2025 in contenimento, con volumi che difficilmente supereranno i 20 miliardi di Gbv e un numero totale delle operazioni che si attesterà intorno a 630 transazioni.