Corte di giustizia Ue: l’attività di agente immobiliare e di amministratore di condominio sono compatibili

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La Corte di giustizia dell’Unione Europea, nel rispondere alle questioni pregiudiziali sottopostogli dal Consiglio di stato, ha emesso la sentenza che ha sancito la preventiva e generale compatibilità tra l’attività di agente immobiliare e quella di amministratore di
condominio esercitate congiuntamente ritenendo ostativa al diritto dell’Unione UE l’attuale interpretazione restrittiva della legge italiana.

La Corte di giustizia Ue si è espressa sui dubbi del Consiglio di stato circa la conformità, al diritto dell’Unione, del divieto, stabilito da un’interpretazione camerale supportata dal Ministero delle imprese e del Made in Italy, riguardante l’esercizio congiunto e in forma
professionale dell’attività di mediazione immobiliare e di amministrazione di condominio (in particolare, la Corte Ue si è espressa sull’interpretazione dell’art. 25 della direttiva
2006/123/CE 3).

Nel merito la causa è stata intentata da un professionista di Bologna, al quale il TAR aveva confermato l’impossibilità di svolgere entrambe le attività, a seguito di un avviso della Camera di Commercio di competenza, inibendogli la prosecuzione dell’attività di mediazione
immobiliare.

“Abbiamo promosso e sostenuto questa battaglia da soli, convinti, sin dagli inizi, di poterla vincerla e, così è stato, nonostante un forte ostruzionismo politico e tecnico di chi ha sempre voluto interpretare restrittivamente la riforma di cinque anni fa che ha
allentato le nostre incompatibilità,  dichiara il presidente nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini,- finalmente si fa definitiva chiarezza sull’acclarata compatibilità, in via preventiva e generale, tra l’attività di agente immobiliare e quella di amministratore di condominio, consentendo alle agenzie immobiliari di diventare multidisciplinari ampliando i propri servizi a beneficio e a tutela del cittadino.”

“Con questa sentenza – continua Baccarini – si raggiunge un duplice obiettivo, consentendo, da una parte, di porre fine alle note forme di illegalità e di abusivismo alimentate in questi anni dalle incertezze interpretative camerali con conseguenti danni per i cittadini e, dall’altra, il chiarimento porrà fine alle pesanti ripercussioni lavorative, stratificatesi in questi anni, di molti nostri operatori professionali.”

“Ora – conclude il presidente Fiaip – sarà importante l’interlocuzione con il Ministero affinché intervenga normativamente o, alternativamente, emani, in tempi celeri, una Circolare che chiarisca agli Enti Camerali quali debbano considerarsi, oltre a quella di amministrazione condominiale, le attività compatibili con quella di agente immobiliare, dando finalmente concreta attuazione alla riforma del 2019, da noi fortemente voluta che, normativamente, ha reso compatibili tutte le attività imprenditoriali che erogano servizi in ambito immobiliare in linea con le indicazioni Europee e le moderne esigenze del mercato.”

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