L’edizione 2025 del Fuorisalone, con 1066 eventi nella guida ufficiale, anche quest’anno si è confermato l’appuntamento più importante a livello internazionale per il mondo del design. L’affluenza di visitatori da tutto il mondo ha consolidato il ruolo di Milano in quanto centro nevralgico di incontro, aggiornamento e business per tutti gli operatori del settore, oltre che per appassionati e studenti.
Una design week che, secondo le stime di Confcommercio, ha generato un indotto da 278 milioni (dati in via di conferma nei prossimi giorni), con un incremento del 5,8% rispetto al 2024. Dai grandi brand alle iniziative indipendenti, nei vari distretti della città moltissimi designer e aziende hanno abbracciato il tema di quest’anno – Mondi Connessi -, concentrandosi su una progettazione partecipata e generativa, celebrando l’interazione attraverso il design e forme di intelligenza artificiale, sempre più presenti. Dalle installazioni immersive e site-specific alle ricerche nell’ambito della sostenibilità, dalla produzione di nuovi materiali alle visioni dell’abitare del futuro, dalla mobilità elettrica alle contaminazioni tra fisico e digitale: la chiave dell’edizione 2025 è stata quella di tessere legami tra vari aspetti del nostro vivere, tra dimensione umana, tecnologia e natura.
Fuorisalone ha poi animato alcuni angoli meno conosciuti della città e ci ha portato a scoprirne di nuovi regalando una ventata di energia creativa ovunque: dagli ex bagni pubblici nei sotterranei della Piscina Cozzi, un edificio del 1934, alla vista panoramica sulla città dal 16° piano della rinnovata Torre Velasca; dal suggestivo chiostro di Sant’Angelo, parte del Convento progettato da Giovanni Muzio a gioielli architettonici come Palazzo Donizetti in via Gaetano Donizetti e la Fondazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese, in via Santa Maria Fulcorina; dagli spazi dell’ex fabbrica di gomma di inizio ‘900, il BasicVillage che si è aggiunta come location al distretto di Isola al fascino autentico di Dropcity che ha presentato nuovi spazi espositivi fino a spingerci alle due nuove location di Varedo protagoniste di questa edizione di Alcova, l’ex fabbrica Snia e le serre di Pasino. Ma ancora, tra affreschi e cortili nascosti da scoprire, hanno aperto le porte al pubblico della design week anche molti palazzi storici come Palazzo Bovara, Palazzo Citterio, Palazzo Litta, Palazzetto Taverna Radice Fossati, Palazzo Serbelloni, Palazzo Borromeo, Palazzo Landriani, Palazzo Giureconsulti, Palazzo Visconti, Palazzo Senato, Palazzo Castiglioni, Palazzo Orsini, Palazzo Belgioioso, Palazzo Bagatti Valsecchi, Palazzo Clerici, Palazzo Cusani, Palazzo Donizetti, Palazzo Morando e il Circolo Filologico Milanese.
Brand, progettisti, università, curatori, designer e artisti hanno portato in città un ventaglio ampissimo di nuove visioni e linguaggi, immaginati per innovare la relazione che abbiamo con il mondo – a partire da quello domestico. Grandi protagoniste di questa edizione sono state anche le case private, alcune aperte solo su appuntamento, trasformate in set temporanei o manifesti delle ultime tendenze dell’interior design. Tra le tante: il Brera Design Apartment, l’Appartamento by Artmest, l’Appartamento Atelier di Osanna Visconti, la residenza privata di Virginie Droulers, il Muuto Apartment, Casa Redduo, Casa Lea di LC Atelier, la Garçonnière segreta di Giuseppe Porcelli, Casa Ornella, Casa Cabana.
La moda ha avuto un ruolo di spicco confermando la sempre maggior inclinazione alla contaminazione tra linguaggi creativi, tra brand che scelgono location d’eccezione, altri che creano allestimenti nelle proprie boutique, altri ancora che lavorano con studi di architettura e interior come con artisti, scultori e artigiani. Tra i vari fashion brand: Loewe, Gucci, Hermès, Loro Piana, Louis Vuitton, Armani Casa, Valextra, Issey Miyake, Bulgari, Yves Saint Laurent – per citarne alcuni. Da chi ha presentato nuove collezioni e savoire-faire artigianale a chi, come Prada con il simposio curato da Formafantasma e Miu Miu con un club letterario, ha coinvolto il grande pubblico della design week in momenti di riflessione. Tra tecnologia all’avanguardia, design ricercato e visioni del futuro, anche l’automotive ha offerto grandi installazioni ed esperienze immersive. Oltre a Denza per la prima volta al Fuorisalone nel Brera Design District segnaliamo la presenza di brand quali Audi, Bmw, Cupra, Denza, Lamborghini, Lexus, Lotus, Maserati, Omoda, Skoda.
L’edizione 2025 di Fuorisalone ha consolidato la collaborazione con miart – portando alla definizione di percorsi tematici di visita – oltre alla collaborazione con Salone del Mobile.Milano, con la messa a sistema di un percorso di eventi diffusi sul territorio definiti insieme alla manifestazione e alle aziende espositrici. La piattaforma Fuorisalone.it ha registrato una presenza di brand con l’Italia al primo posto, seguita da Germania, Francia e Svizzera.
I numeri: 1066 eventi dal vivo e centinaia di migliaia di interazioni online
Passiamo ai numeri dell’edizione 2025: la guida eventi di Fuorisalone.it ha proposto online 1066 eventi raccontati sul sito da più di 5.000 immagini prodotte da oltre 100 e.Reporter, studenti selezionati dal Politecnico di Milano e dalla Northeastern University di Boston. L’edizione ha contato dall’inizio dell’anno un’audience online cresciuta del 5% con di più di 660 mila utenti unici e più di 4 milioni di pagine viste, con visitatori del sito provenienti da 166 diversi paesi (Italia, Paesi Bassi, Stati Uniti, Irlanda, Germania, Svizzera, Francia, Regno Unito, Spagna) con chiavi di ricerca che sono bilanciate tra luoghi e brand, in particolare modo legati a firme nel mondo della moda e della tecnologia, che si confermano due dimensioni sempre più rilevanti nell’ambito della Milano Design Week.
Tra i canali social più visitati al primo posto Instagram, che ha visto per @Fuorisalone un incremento di 16mila follower dalla conferenza stampa, ottenendo 4 milioni di impressions. I brand collegati agli eventi sono stati ben 838 – quelli italiani in testa con 551 presenze, a cui seguono Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Gran Bretagna, Stati Uniti e Giappone. Dalla survey effettuata da Fuorisalone.it, la maggior parte degli eventi (il 26%) ha occupato spazi tra i 36 e gli 80 mq, mentre quelli tra gli 80 e i 150 mq è di poco inferiore, il 22% – seguono gli spazi tra i 20 e i 35 mq (17%), quelli con meno di 20 mq (9%) e quelli superiori ai 150 mq con il 3%. Arrivederci al prossimo Fuorisalone, appuntamento a Milano dal 20 al 26 aprile 2026.