La bolletta del gas di un condominio medio potrebbe aumentare fino al 27% nella stagione termica 2024-2025 in caso di un inverno molto rigido.
L’evidenza è frutto dell’analisi di EnergyUp, società nata dalla collaborazione tra VeryFastPeople e Illumia e specializzata nella fornitura di energia per utenze condominiali.
Secondo lo studio, la riduzione delle forniture di gas russo ha spinto l’Europa a diversificare le fonti di rifornimento, aumentando così la competizione globale sul Gas naturale liquefatto (Gnl) di cui gli Stati Uniti sono oggi il principale esportatore mondiale. Tuttavia, questi approvvigionamenti devono concorrere con le crescenti richieste dell’Asia che offre prezzi competitivi per accaparrarsi le stesse forniture rendendo, così, i mercati energetici instabili e soggetti a rapide variazioni di prezzo. La situazione è resa ancora più complessa dall’ingresso del Canada che sta rapidamente emergendo come nuovo player nel settore del GNL soprattutto verso l’Asia, grazie a costi di trasporto competitivi. Cambiamenti che aggiungono pressione sull’approvvigionamento europeo e rendono le bollette dei condomìni italiani più suscettibili alle fluttuazioni di prezzo.
“Le incertezze che caratterizzano oggi i mercati energetici non si limitano ai soli costi. Siamo di fronte a una situazione globale in cui ogni evento, dai conflitti geopolitici ai fattori climatici, può influenzare il costo delle forniture e, di conseguenza, le spese per i condomìni italiani” afferma Francesco Paini cofondatore di VeryFastPeople, società che si occupa di consulenza personalizzata per gli amministratori condominiali. “È importante gestire con prudenza i contratti di fornitura, per garantire il massimo controllo sulle spese nei prossimi mesi”.
Previsioni di spesa per i condomìni nella stagione 2024/2025
Secondo le stime formulate da EnergyUp e VeryFastPeople, un condominio medio italiano (consumo annuo di 2.600 kWh e potenza impegnata di 3 kW) potrebbe vedere un incremento della spesa elettrica del 9%, passando da 1.111 euro a 1.215 euro. Tale aumento è attribuibile non solo a una crescita del 6% del prezzo della materia prima all’ingrosso, ma anche all’incremento degli oneri di trasporto e degli oneri generali di sistema, che incidono direttamente sulle spese condominiali.
Avranno un impatto rilevante sui costi del gas, i possibili aumenti del mercato all’ingrosso, che potrebbero registrare un incremento fino al 16% rispetto alla stagione 2023/2024, e gli oneri passanti e le temperature stagionali.
Nella scorsa stagione termica, infatti, grazie al clima particolarmente mite, un condominio medio ha consumato circa 12.000 Smc. A parità di consumi lo stesso condominio nel 2024/2025 potrebbe spendere fino all’11% in più, passando da una spesa di 10.790 euro a 11.934 euro.
D’altra parte, qualora nel prossimo inverno le temperature dovessero rivelarsi particolarmente rigide, il consumo potrebbe salire a 14.000 Smc, determinando così una spesa annua di 13.677 euro, ovvero il 27% in più rispetto all’anno precedente.