Il Consiglio comunale di Milano ha approvato la delibera per la vendita dello stadio San Siro e delle aree circostanti alle società calcistiche Inter e Milan. La decisione, giunta alle 4 del mattino dopo una maratona consiliare, segna un passo decisivo per l’avvio di una vasta operazione di trasformazione urbana.
Il valore di cessione del complesso immobiliare e delle aree annesse è stato fissato a 197 milioni di euro. Tale prezzo è stato stabilito dall’Agenzia delle Entrate. L’operazione complessiva, che include investimento, accordi dettagliati e rigenerazione urbana, è stimata in 1,2 miliardi di euro. L’obiettivo dichiarato è garantire sviluppo, sostenere l’occupazione e promuovere un rilancio urbanistico in un’area attualmente definita degradata.
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo impianto sportivo e la riqualificazione dell’area circostante. Il nuovo stadio, disegnato dagli studi di architettura Foster + Partners e Manica (che include il britannico Norman Foster e lo statunitense David Manica), avrà una capienza di 71.500 posti.
L’intervento immobiliare si configura come un progetto a uso misto (mixed-use) che va oltre la funzione sportiva. Intorno al nuovo impianto saranno sviluppati uffici direzionali, hotel, spazi commerciali, un centro medico sportivo e attività culturali e ricreative. Una componente significativa sarà dedicata al verde: l’area sarà circondata da 140.000 metri quadrati di verde, inclusi 52.000 metri quadrati di “verde profondo”. Il progetto prevede anche la riqualificazione della viabilità e la creazione di parcheggi interrati.
L’iter, iniziato nel 2019 con la prima proposta dei club, ha attraversato un percorso complesso. Nonostante la lunga opposizione ideologica e politica, l’amministrazione ha proceduto con una visione realistica, considerando il rischio concreto che le società potessero costruire altrove.
Per quanto riguarda l’asset esistente, l’attuale stadio Meazza (inaugurato nel 1926) sarà demolito. La demolizione avverrà in una seconda fase, parallelamente agli interventi sull’area e dopo la costruzione della nuova struttura. Del vecchio Meazza resterà in piedi il 9%. Una porzione dell’anello, in particolare una parte della Curva Sud, sarà preservata, forse trasformata in un anfiteatro.
L’obiettivo è che il progetto sia completato e pronto per il 2031. I club hanno definito l’approvazione un “passo storico e decisivo per il futuro”. Milano, una delle città europee più trasformate urbanisticamente, si prepara così a un nuovo ciclo di investimento.