In occasione della pubblicazione del quarto report di sostenibilità di Cassina, l’azienda ha presentato “Investire nella sostenibilità: il dialogo tra design e real estate”, un incontro che per la prima volta ha riunito voci autorevoli per discutere le sfide inerenti a questi settori e per promuovere un cambiamento corale.
All’evento sono intervenuti Luca Fuso, ceo della design division di Haworth lifestyle, Claudia Soravia, head of investment division & technical director del gruppo Yard Reaas, Patricia Urquiola, architetto, designer e art director di Cassina; e il moderatore Marco Capellini, ceo di Matrec ed esperto di economia circolare.
L’incontro ha messo in luce come oggi progettare, costruire, e produrre implichi una crescente attenzione agli impatti sociali e ambientali. Termini come ESG ed Economia Circolare non sono più solo degli slogan, ma fondamenta di un futuro più sostenibile, da condividere già dall’inizio di ogni progetto.
È emerso come queste direttrici abbiano già avviato una trasformazione tangibile nel real estate e nel design, a partire dall’investimento e come architettura e progettazione abbiano assunto un ruolo catalizzatore nel generare valore sostenibile, andando oltre la dimensione pratica ed estetica.
Durante la conversazione, sono state presentate le sfide concrete e le soluzioni adottate, evidenziando come la sostenibilità oggi abbia assunto un ruolo strategico, ridefinendo il concetto di valore per clienti, fornitori e stakeholder.
“In occasione del lancio del quarto report di sostenibilità, abbiamo voluto organizzare questo evento, riunendo voci del real estate, dell’architettura e del design per promuovere un approccio sempre più condiviso. Per Cassina la sostenibilità resta un pilastro fondamentale che guida le scelte strategiche con una visione integrata che permea tutte le aree di attività, dalla progettazione alla produzione, alla gestione delle nostre persone e i rapporti con la comunità locale”, ha commentato Fuso.
“La sfida è trovare il modo di misurare la circolarità e questo diventa un ponte tra il mondo più creativo e quello ingegneristico. Senza misurazione non c’è trasparenza e senza trasparenza non c’è sostenibilità”, ha aggiunto Soravia.
Il quarto report di sostenibilità di Cassina
Da anni Cassina ha intrapreso un percorso di rendicontazione volontaria, condividendo in totale trasparenza obiettivi, progressi e risultati delle proprie performance ambientali, sociali e di governance (Esg) attraverso un report annuale.
Con la pubblicazione del quarto volume, questo report affronta i temi più rilevanti che hanno coinvolto l’azienda nel corso del 2024 in quattro sezioni principali: un’introduzione dedicata a filosofia, valori e visione aziendale, seguita da Product, People e Planet.
Per la prima volta, il documento contiene un approfondimento sulla Design Division del gruppo Hawort Lifestyle, la nuova organizzazione che unisce Cassina, Karakter, Zanotta e Cappellini sotto la guida di Fuso, e include due Annex dedicati a Zanotta e Cappellini in chiusura.
The Cassina perspective on product
Il design consapevole secondo Cassina si traduce in primo luogo nella creazione di prodotti durevoli, in grado di rappresentare al meglio l’eccellenza manifatturiera italiana, e nell’integrazione dei principi di circolarità fin dalle prime fasi di progettazione, senza compromettere estetica e confort.
Anche nel 2024, Cassina ha focalizzato il proprio percorso di innovazione progettuale sull’uso di materiali riciclati e schiumati derivanti da origine biologica, adottati ormai come standard nelle imbottiture, e sulla disassemblabilità totale o parziale dei prodotti.
Come leva operativa di questa filosofia, da anni Cassina utilizza il Circular Tool, uno strumento che permette di misurare quantitativamente la circolarità dei prodotti. Costantemente aggiornato e validato da un disciplinare tecnico, il Circular Tool analizza indicatori chiave come disassemblabilità, riciclabilità, recupero energetico e scenari di fine vita, supportando le scelte progettuali volte a ridurre l’impatto ambientale fin dalle prime fasi.
Allineato alle principali normative internazionali sull’economia circolare, lo strumento è validato da un ente indipendente e garantisce valutazioni conformi agli standard ISO 59000, anticipando i requisiti della futura Ecodesign Regulation (ESPR).
Tra gli esempi di prodotto più virtuosi, spiccano i modelli Dudet Sofa e Dudet Armchair firmati da Patricia Urquiola. Progettati per facilitare il riciclo dei materiali a fine vita, questi arredi permettono di separare la struttura metallica dall’imbottitura in poliuretano espanso, realizzata con una percentuale di polioli derivati da fonti biologiche. Anche il rivestimento può essere rimosso grazie alla zip che percorre l’arcata interna delle gambe.
A questi si affianca la riedizione del modello Cornaro, disegnato da Carlo Scarpa nel 1973, aggiornato impiegando materiali innovativi come la fibra di poliestere riciclato, un poliuretano con una percentuale di polioli derivanti da origine biologica e CIRCULARREFOAM®, e un poliuretano contenente polioli riciclati, utilizzati all’interno delle cuscinature. Inoltre, Cornaro non contiene parti incollate ed è completamente disassemblabile.
The Cassina perspective on people
Le azioni mirate a tutelare la salute e il benessere dei propri dipendenti, oltre alla costruzione di rapporti consolidati con la comunità, rappresentano una priorità per Cassina.
A conferma del valore attribuito alle proprie persone, nel 2024 e 2025 l’azienda ha ottenuto la certificazione top dmployers, riconoscimento rivolto alle realtà che hanno generato un impatto positivo sulla vita dei propri dipendenti, grazie all’eccellenza in molteplici ambiti, dalla strategia e gestione delle risorse umane, alla formazione e lo sviluppo professionale, fino al benessere e coinvolgimento dei dipendenti, alla diversità e inclusione e la cultura aziendale.
Assegnata dal Top Employers Institute, questa certificazione conferma l’impegno costante di Cassina nel valorizzare e supportare il proprio capitale umano.
In questo ambito si inserisce anche il lancio, nel 2024, della prima Quality Week di Cassina, un’iniziativa di formazione interna dedicata alla conoscenza approfondita dei materiali utilizzati, simbolo dell’eccellenza manifatturiera del brand. Diverse sessioni di 20-30 minuti, aperte a tutto il personale e condotte da esperti interni, hanno esplorato materiali tradizionali e innovativi, con un focus su quelli più orientati verso una maggiore sostenibilità.
The Cassina perspective on planet
La visione di Cassina è orientata al miglioramento dell’efficienza energetica e alla riduzione dell’inquinamento in tutte le fasi del processo produttivo.
L’azienda contribuisce attivamente al raggiungimento degli obiettivi climatici, tra cui l’uso al 100% di energia elettrica rinnovabile nei siti produttivi entro il 2025 e il conseguimento di obiettivi di riduzione delle emissioni, a breve e lungo termine, approvati dalla SBTi.
Consapevole della centralità di un impegno esteso all’intera filiera, Cassina si concentra sul miglioramento continuo dei processi di approvvigionamento, produzione e logistica, per diminuire progressivamente gli impatti ambientali in tutta la catena del valore.
Sempre in linea con gli obiettivi di gestione dei rifiuti, Cassina sta lavorando attivamente per ridurli alla fonte, massimizzare il riciclo e minimizzare l’impatto ambientale. Ciò si riflette nell’obiettivo “Zero rifiuti in discarica” entro il 2025 per gli stabilimenti produttivi.
Infatti, per contenere la quantità di rifiuti generati all’interno del ciclo produttivo, l’azienda interviene già in fase di progettazione, ottimizzando il consumo delle materie prime, valorizzando gli scarti inevitabili e attraverso una raccolta differenziata rigorosa e selettiva. Cassina cede inoltre le rimanenze non utilizzabili degli scarti di pelle ad imprese specializzate in piccola pelletteria.