Il sindaco Ilaria Caprioglio racconta a Requadro come Savona, prima città in Europa, si sia guadagnata la certificazione Leed for Cities Gold. Un riconoscimento che certifica da un lato la propensione green della città ligure e dall’altro – aspetto forse meno noto e sicuramente meno sotto i riflettori, ma non per questo meno importante – lo stato dell’arte di numerosi aspetti socio economici, quali il livello di istruzione, il tasso di criminalità, la capacità di inclusione sociale eccetera, che assicurano la vivibilità e il benessere dei cittadini nel medio e lungo periodo tanto quanto la gestione accorta del ciclo dei rifiuti, la mobilità sostenibile o un sistema idrico funzionante ed efficiente.
Il processo che ha portato Savona a meritarsi la certificazione Leed è partito nel 2017 e ha coinvolto numerosi soggetti. Oltre il comune, sono stati fondamentali l’apporto e il supporto di molte altre importanti realtà locali. Alcune pubbliche, come il Campus universitario di Savona, dove è stato istituito un corso Leed Lab, e altre private, come Costa Crociere, che a Savona ha il proprio hub e che d’accordo con il comune ha realizzato alcuni progetti per il recupero e il riutilizzo di materiali riciclabili, oltre che degli alimenti non consumati a bordo. Come ad esempio l’alluminio delle lattine, grazie al quale è stato realizzato l’arredo pubblico urbano della città.
“Noi crediamo fortemente in questo progetto di città totalmente sostenibile – ha dichiarato Caprioglio – La decisione di concorrere per prendere la certificazione Leed for Cities è stato un modo per mettersi un po’ in gioco e in discussione come amministrazione. Ottenerla non era né banale né scontato”.
Esserci riusciti dimostra la volontà di apportare un contributo concreto ai problemi di sostenibilità ambientale, nonché un ottimo esempio per altre amministrazioni locali che vogliano seguire la stessa strada.
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