Basic, Better Best: Schneider Electric presenta gli step per il percorso ESG

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Le tematiche ESG, volte a valutare l’impegno di un’azienda nei confronti della sostenibilità, siano diventate determinanti nel settore immobiliare, soprattutto in riferimento agli investimenti. Un report ESG ben strutturato aiuta le aziende a migliorarsi misurando le sue azioni, accrescendone sia la reputazione che la fiducia degli stakeholder.

Disporre di dati affidabili è il primo passo per assumere decisioni attente e consapevoli. È necessario adottare un approccio pragmatico e organico, soprattutto per valutare gli elementi con maggiore impatto, ma non tutte le aziende hanno le stesse risorse a disposizione per rendicontare i dati ESG. Ogni nuova iniziativa inserita nei report di sostenibilità ha un costo sia in termini di tempo che di risorse e per questo le organizzazioni devono assicurarsi che investire in questo percorso possa garantire un ritorno superiore ai costi sostenuti.

Per supportare gli attori del real estate, Schneider Electric ha redatto una guida che si basa sull’ampia esperienza maturata, fornendo indicazioni e linee guida metodologiche per conoscere, valutare e decidere come migliorare i propri programmi di comunicazione e rendicontazione ESG.

La guida si basa su diverse componenti fondamentali per ogni programma ESG:

• strategia e impegno continuo per assicurare il miglioramento delle performance ESG;
• creazione di codici e politiche per incorporare il tema ESG nei processi aziendali;
• attivazione di programmi e iniziative per raggiungere convalidare gli impegni presi;
coinvolgimento degli stakeholder in ogni fase del processo

Tre livelli basati sull’esperienza

Per individuare come si posizionano sul percorso ESG, Schneider propone tre diversi livelli: Basic, Better Best. Per ogni livello si evidenziano gli argomenti prioritari da trattare, ogni quanto comunicare i dati, quali certificazioni, valutazioni e che classifiche si possono tenere in considerazione.

BASIC

In questo livello si trovano le aziende che sono all’inizio del loro percorso ESG.
Il punto di partenza è identificare i temi ESG più rilevanti realizzando una mappatura per evidenziare chi possiede i dati ambientali, sociali e di governance all’interno dell’azienda, come sono tracciati e dove sono conservati. In questa fase è determinante il coinvolgimento del personale. Iniziando a familiarizzare con i diversi standard ESG, i rating, le classifiche e i vari schemi di certificazione, diventa importante considerare la propria catena del valore, che può essere composta da aziende che si collocano a livelli più avanzati sui temi ESG. In questo senso è importante conoscere e capire i requisiti di rendicontazione dei clienti e dei fornitori per poter competere e adottare lo stesso linguaggio, oltre che condividere le prospettive. Allinearsi con gli indicatori specifici del settore di appartenenza – nel nostro caso quello del Real estate – consente non solo di crescere ma anche di iniziare un percorso via via più definito, lineare e confrontabile.

BETTER

Le aziende a questo livello sono in una fase di transizione: si collocano oltre la conformità e la divulgazione di base e sono impegnate per raggiungere il pieno allineamento con gli standard globali e le best practice del settore. Hanno una visione molto chiara e procedono con una strategia integrata che coinvolge tutti i principali stakeholder interni. Gli obiettivi di ESG, oltre a essere integrati nella strategia aziendale, sono anche misurabili a breve e lungo termine. I temi su cui tali impegni vertono sono diversificati e possono riguardare la riduzione dell’impronta di carbonio, la tutela della biodiversità, la riduzione dei rifiuti e tutte le pratiche di economia circolare a vari livelli. Anche i temi sociali sono oggetto di particolare attenzione e fra questi l’inclusione, la parità dei diritti, le attività di sensibilizzazione volte anche a favorire lo sviluppo del territorio e l’occupazione, per esempio con iniziative volte a sostenere lo sviluppo della forza lavoro locale. A questo livello viene anche utilizzata la matrice di materialità come strumento dinamico che permette di individuare le tematiche di sostenibilità più rilevanti per il proprio business e per le proprie attività, in relazione sia all’ambiente che al contesto sociale. La visibilità esterna è importante anche per rendere il processo di valutazione più chiaro e facilmente comprovabile, oltre che misurabile.

BEST

La rendicontazione integrata e completamente conforme al Global Reporting Initiative (GRI) è il principale elemento che differenzia le aziende a questo livello. La conformità agli standard GRI, che forniscono un quadro di riferimento internazionale per misurare e comunicare le performance in termini di sostenibilità, coprendo aspetti ambientali, economici e sociali, è un aspetto cruciale di questo processo. Si tratta quindi di aziende che sanno cogliere l’impatto di questi rischi sulle attività e che sono in grado di utilizzare scenari climatici per valutare anche la resilienza della propria strategia aziendale. A questo livello le aziende si classificano e ottengono riconoscimenti dei loro programmi sociali e di governance e spesso hanno programmi e tecnologie innovative che si estendono verso la catena dei fornitori, svolgono formazione interna e orientano alla sostenibilità le attività di ricerca e sviluppo.

Un approccio tecnologicamente avanzato per il reporting ESG

Le richieste normative e le esigenze di divulgazione ESG stanno aumentando rapidamente ed è importante dotarsi di uno strumento efficiente ed efficace in grado di centralizzare i dati utili per la rendicontazione. Per Schneider Electric, l’adozione di un approccio digitale al reporting può da una parte aiutare le aziende ad affrontare la sfida riducendo i costi e aumentando il valore dei programmi attuati, dall’altra offrire la possibilità di valutare proprie le performance sulla base di diversi scenari. Flessibilità, centralizzazione dei dati, possibilità di importarli e standardizzazione, sono per Schneider le caratteristiche principali di uno strumento di rendicontazione ESG basato su piattaforma digitale. È necessario rendere i dati più facilmente comprensibili, e semplificare l’analisi comparativa delle prestazioni.

Questo strumento deve offrire una piattaforma rapidamente configurabile in base alle esigenze dell’azienda e al livello ESG; deve mettere a frutto i dati raccolti dall’azienda aumentandone il valore; infine deve consentire di condividere informazioni a vari livelli, a seconda dell’utenza.

Adattandosi ai vari livelli del percorso ESG, lo strumento centralizzerà i dati consentendo di creare indicatori specifici permettendo al contempo di incrociare informazioni utili per fare benchmark.

Uno strumento di rendicontazione ESG appropriato deve in ogni caso facilitare la comunicazione interna, offrendo un repository centrale di tutti gli indicatori ESG per garantire un maggiore accesso ai dati e alle informazioni sulla performance interne all’azienda e sulle competenze; deve inoltre permettere una comunicazione esterna dei dati che risponda alle più complesse esigenze di rendicontazioni che possono rendere necessario divulgare simultaneamente informazioni verso numerosi interlocutori, in modo diversificato.
Reperire velocemente le informazioni e poterli condividere in modo semplice e veloce, sono requisiti necessari che da una parte permettono alle aziende di imparare dalle migliori esperienze e dall’altra rendono e i dati di facile comprensione e le prestazioni facilmente confrontabili.

Un partner per un mondo in costante evoluzione

Schneider Electric offre alle aziende del settore Real estate, piattaforme tecnologiche che integrano strumenti per catturare rilevanti informazioni in ottica ESG come per esempio i consumi energetici.

Raccogliere dati in modo intuitivo ed efficiente, navigare tra i complessi requisiti di rendicontazione, identificare i KPI più rilevanti, coinvolgere gli stakeholder interni ed esterni, tracciare le iniziative ESG e i progressi verso gli obiettivi sono tutti aspetti di un percorso che Schneider può supportare per contribuire al successo dei suoi clienti.

Visto il ritmo con cui si stanno sviluppando i regolamenti e gli sviluppi dei quadri di riferimento, il tema della rendicontazione ESG diventerà sempre più centrale. Con l’armonizzazione degli standard il settore privato ne sarà sempre più coinvolto. Ciò che oggi si può prevedere è che qualsiasi schema di rendicontazione universale si allineerà con gli standard in vigore, in particolare quelli che pongono l’accento sulla comunicazione di informazioni di sostenibilità finanziariamente rilevanti. Comprendere in modo proattivo questi quadri di riferimento ed allinearsi alle best practice per la rendicontazione ESG oggi è un vantaggio per le aziende di tutte le dimensioni e Schneider ribadisce il suo impegno nell’aiutare le organizzazioni a qualsiasi livello di maturità ESG a valutare e a rendicontare i propri impatti materiali.

di Francesco Rossi, Real estate segment manager di Schneider Electric

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