È stata bandita la nuova edizione del Premio europeo di architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta, dedicato alle migliori realizzazioni di social housing in ambito europeo. I progetti ammessi a questa edizione sono quelli costruiti, conclusi e consegnati tra il gennaio 2020 e il dicembre 2024, sul territorio dei 27 paesi dell’Unione Europea, del Regno Unito e della Svizzera. Giunto alla decima edizione, il Premio rinnova il suo impegno: individuare e divulgare i migliori progetti europei di edilizia sociale realizzati negli ultimi cinque anni e candidarsi sempre più come riferimento internazionale sul tema.
Premiare le migliori pratiche di edilizia sociale significa valorizzare quei progetti – pubblici e privati – che riescono a offrire risposte concrete a un bisogno abitativo sempre più urgente, rivolto a fasce di popolazione escluse dalle logiche del libero mercato. Un riconoscimento importante che vuole sottolineare il valore culturale, sociale e urbano di queste esperienze, elevando la progettazione legata al social housing su un piano non solo architettonico, ma anche civico e sociale, capace di generare inclusione, coesione e nuove forme di abitare sostenibili e condivise.
Con questo spirito nel 2007 è nato il Premio, promosso dall’Ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Milano, per stimolare la ricerca e il dibattito sul social housing a livello europeo. Dedicato alla memoria dei due architetti milanesi, il premio si propone di valorizzare la qualità complessiva dell’ambiente costruito e la sostenibilità del progetto architettonico. In nove edizioni sono ben 317 i progetti candidati.
“Il Premio è risultato di un lavoro pluriennale promosso con convinzione in quasi vent’anni di attività – dichiara Marialisa Santi, consigliere dell’Ordine degli architetti di Milano e presidente della sua fondazione – consapevoli del contributo che Ordini e Fondazioni possono dare nella diffusione allargata di buone pratiche progettuali, nella condivisione dei processi che li hanno resi possibili, e nella capacità di “tradurre” tematiche tecniche e disciplinari per favorire un riconoscimento più ampio della qualità del progetto, in particolare sul delicato e centrale tema dell’abitare”.
Le opere potranno essere segnalate dai progettisti, da enti e istituti pubblici o privati, associazioni culturali o del settore, università, operatori immobiliari e soggetti attivi nel campo dell’edilizia sociale, dagli ordini e associazioni professionali. La giuria di questa edizione è composta da cinque membri effettivi: Frédéric Chartier, David Lorente Ibáñez, Marco Peverini, Enrico Scaramellini, Paola Viganò e due membri supplenti, Maite García Sanchis e Mauro Marinelli. Al progetto vincitore sarà riconosciuto un premio in denaro dell’importo di 10.000 euro. La giuria indicherà inoltre due progetti ritenuti meritevoli di menzioni nelle tematiche della ricerca e innovazione tecnica e costruttiva, e della sperimentazione tipologica.
Il premio è organizzato in due fasi. Le candidature alla prima fase devono essere inviate entro il 10 settembre 2025 tramite il modulo di candidatura presente sul sito premiobaffarivolta.ordinearchitetti.mi.it.