Promosso dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Verona, il Premio ArchitettiVerona nasce nel 2009 in occasione del cinquantesimo anniversario della rivista pubblicata dall’Ordine per attivare una consapevole cultura architettonica nel territorio veronese.
Il Premio “intende contribuire al riconoscimento delle opere architettoniche alla diversa scala, di nuova costruzione, recupero, allestimento, interni o valorizzazione di città e paesaggi, frutto del lavoro dei progettisti e dell’iniziativa dei committenti, pubblici o privati, che si siano distinti nel far emergere in maniera innovativa e personale le qualità del contesto urbano e territoriale, a partire dalla considerazione dell’architettura quale componente essenziale del tessuto culturale e civile della comunità di cui è espressione”. Promosso ogni tre anni, il Premio riconosce non solo gli architetti, ma viene conferito congiuntamente anche ai committenti e alle imprese di costruzione, come affermazione del valore di tutta una filiera attraverso commesse e lavoro di realizzazione.
I progetti vincitori dell’edizione 2024 e le relative motivazioni
Casa Larun, Tregnago (2024)
Zarcola architetti (Edoardo Giancola e Federico Zarattini)
“Per le caratteristiche dell’intervento di recupero di un ex fienile che, nella condizione eccezionale della casa per sé e dell’autocostruzione, diventa palestra progettuale di un processo sartoriale sull’esistente mosso da una rigorosa coerenza nella scelta del materiale e da un attento studio del dettaglio costruttivo”.
Recupero e la valorizzazione del Giardino Storico di Villa Maffei-Sigurtà a Valeggio sul Mincio (2024)
Clab Architettura
“Per la sensibilità nell’espressione del punto di vista degli architetti sul progetto di paesaggio, attraverso piccoli segni puntuali che danno la misura del luogo nel delicato contesto di un giardino romantico, e che si affiancano a un completo recupero del verde storico” (nella foto di Marcello Mariana).
Residenza Savonarola, Verona (2023)
Romano Tinazzi, Filippo Romano e Leopoldo Tinazzi
“Per la capacità di determinare con pochi elementi una buona qualità e una buona evoluzione tipologica dello spazio abitativo, che riesce a porsi come esempio di riqualificazione in un contesto marginale della città attraverso un uso attento e inventivo dei materiali”.
Progetti menzionati
Locanda Case Vecie, Grezzana (2023)
Masaai Studio
“Per il rispetto nei confronti di un edificio rurale e delle sue caratteristiche tipologiche, grazie a misurati gesti progettuali frutto di un sano realismo e di un equilibrato rigore, capaci di riattivare anche dal punto di vista sociale il luogo senza nessuna forzatura estetica”.
Centro Civico, Villafranca di Verona (2022)
Antonio Ravalli e Giorgio Nicolò
“Per la chiara leggibilità dell’impianto e della logica costruttiva, grazie alla grande copertura lignea sostenuta dai setti in calcestruzzo, che ha restituito, nel controllo del budget di un’opera pubblica, un edificio di chiara riconoscibilità del suo ruolo assieme a una certa piacevolezza e allegria”.
Villa Tarika, Punta San Vigilio, comune di Garda (2021)
Bricolo Falsarella Associati (Filippo Bricolo e Francesca Falsarella)
“Per la grande capacità professionale con cui il progetto fa propria, con gli strumenti della composizione, la condizione privilegiata di un contesto di eccellenza, cogliendo le tracce del luogo per accompagnare lo sguardo sul paesaggio del lago in maniera equilibrata e attenta”.