Roma contemporanea, Roma come modello, Roma 2050, New time- new Roma, A vision from within, Rome… a splendid preparation for the future. Questi i nomi delle sei proposte ammesse alla Fase 2 del concorso internazionale “A Vision for Rome”.
La commissione scelta dal consiglio della fondazione, composta da Marco Sangiorgio, Paola Delmonte e Giorgio De Rita, ha individuato dopo un intenso lavoro i sei gruppi multidisciplinari finalisti della Call for Ideas – A Vision for Rome, il concorso promosso dalla Fondazione Roma REgeneration ETS con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale. I sei team – disponibili al link – si contenderanno il podio nella seconda e ultima fase della competizione, che prende avvio oggi e culminerà con la premiazione al Roma REgeneration Forum di febbraio 2026.
Tra i temi principali oggetto delle proposte: la mobilità, la sanità, il clima e poi l’inclusione e l’abitare, l’acqua e l’infrastruttura del ferro, per fare alcuni esempi. A proposte programmatiche si sono alternate proposte concrete sulla riqualificazione e la rigenerazione del patrimonio esistente a Roma, con un’attenzione particolare a periferie, aree urbane dismesse oltre che al centro storico e al Tevere. Alcuni team hanno privilegiato dei progetti pilota, quali esempi di cambiamento auspicabile, altri hanno individuato aree test per un’innovazione da applicare in modo capillare (a partire da caserme, ospedali e stazioni).
Nata come esperimento pilota, lanciata al Mipim di Cannes a marzo e presentata pubblicamente a Roma il mese successivo, la Call ha riscosso un grande successo, con circa 1000 soggetti partecipanti alla Fase 1 suddivisi in 35 team – i cui dettagli sono disponibili al link– con l’obiettivo comune di sviluppare una nuova visione della città, dove il cittadino e l’attrattività urbana sono al centro.
L’interdisciplinarietà dei progetti è stata garantita anche dalla presenza di una buona quota di professionisti tecnici (architetti, paesaggisti, urbanisti, ingegneri) a cui si aggiungono competenze che spaziano dalla cultura alla sociologia, dalla comunicazione al placemaking: tra gli altri, storici, scrittori, pittori, geografi, economisti, esperti di mobilità e di salute pubblica. Di rilievo poi anche la presenza di ricercatori, italiani e internazionali di tanti atenei di tutto il mondo, alcuni come capofila delle proposte, altri come consulenti dei progetti.
“L’ampia partecipazione alla Call for Ideas dimostra quanto sia vivo e dinamico il dibattito sul rilancio della Capitale, non solo a livello nazionale ma anche internazionale, e conferma il ruolo di servizio che la Fondazione Roma REgeneration può svolgere nel promuovere idee e iniziative di grande valore strategico per lo sviluppo urbano della città”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Roma REgeneration, Gianluca Lucignano. “Per valorizzare tutti gli straordinari contributi pervenuti, all’interno di un progetto ampio e condiviso di cultura urbana, ci stiamo attivando per recuperare le idee di tutti i 35 gruppi multidisciplinari e dei circa mille professionisti partecipanti alla prima fase, cui va il nostro più sentito ringraziamento, al fine di non disperdere il loro prezioso contributo per una nuova visione di Roma”, ha concluso Lucignano.
I termini per la fase 2, per la presentazione finale delle sei proposte, sono prorogati dal 15 dicembre 2025 al 15 gennaio 2026.
Fondazione Roma REgeneration Ets è attualmente composta da tredici soci: Fondazione Roma, Fs Sistemi Urbani Gruppo Ferrovie dello Stato, Acea, Banca del Fucino, Colliers Gi, Cbre Italy, Yard Reaas, Ream Sgr, Cushman & Wakefield e Gruppo Gabetti oltre ai tre fondatori DeA Capital Re Sgr, Investire Sgr e Fabrica Immobiliare Sgr. Per ulteriori informazioni sulla Fondazione, visitare il sito www.romaregeneration.it