Agenti immobiliari o influencer? Oltre il feed la sostanza

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Nel 2025 il confine tra agenti immobiliari e content creator è sempre più sottile. La figura dell’intermediario immobiliare ha superato i confini tradizionali del venditore di case, per trasformarsi in qualcosa di molto più sfaccettato: un consulente strategico, un narratore emozionale e, in alcuni casi, un vero e proprio content creator. Il boom dei social media, unito a una nuova generazione di acquirenti digitali, sta riscrivendo le regole del gioco.

Inoltre, negli ultimi 15 anni qui in Italia sono sbarcati numerosi programmi tv legati all’arredamento e alla ristrutturazione di una casa. Prendendo spunto da quelli americani. Basta guardare il successo di programmi come Casa a prima vista su Real Time, Casa contro casa su TV8, o le innumerevoli case dei vip acquistate e arredate a favore di camera. Ora i professionisti dell’immobiliare si muovono tra valutazioni, restyling emozionali e storytelling coinvolgente. La casa non è più solo un bene da acquistare, ma un’esperienza da raccontare, un luogo che rispecchia il lifestyle di chi la vive.

Oggi Instagram ospita tour emozionali, consigli di home staging e riflessioni sui trend del design d’interni. TikTok propone video veloci ed efficaci per mostrare “prima e dopo” mozzafiato, errori da evitare o curiosità del mestiere. Secondo il report di Predis.ai, l’89% degli agenti è attivo su Facebook, il 59% su Instagram, il 29% su LinkedIn e il 18% su TikTok. Di questi, il 57% pubblica contenuti originali ogni settimana, generando un aumento consistente di contatti e richieste da parte dei clienti.

Oltre il feed la sostanza

Ma questa rivoluzione digitale ha portato con sé anche nuove aspettative. I clienti cercano di conoscere virtualmente l’agente prima di incontrarlo: analizzano il tono di voce nei post, la coerenza nella comunicazione, il tipo di contenuti offerti. La prima impressione si gioca nel feed, non più solo in ufficio. Le case ora si vendono non solo per le loro caratteristiche tecniche, ma anche per chi, quella storia è in grado di raccontarla. 

“Nel contesto attuale, il cliente trova prima l’immobile, spesso attraverso i portali online, e solo dopo si relaziona con l’agente immobiliare associato a quell’annuncio. Questo significa che, nel brevissimo tempo di un appuntamento, dobbiamo essere in grado di comunicare affidabilità, competenza e visione anche attraverso i canali digitali. Una pagina su Facebook, una diretta su TikTok o un contenuto su Instagram non sono semplici strumenti di visibilità, ma occasioni concrete per comunicare valori ed esperienza. È così che possiamo passare dall’essere percepiti come un agente qualsiasi a diventare consulenti immobiliari di fiducia”.  spiega Daniele Scatassi, presidente di Building Production, holding che integra strumenti digitali, social media e capitale umano, per la trasformazione digitale delle agenzie immobiliari. 

Sebbene i social abbiano reso il mestiere dell’agente immobiliare più visibile e accessibile, comunicare bene non equivale a essere realmente preparati. La competenza resta il pilastro centrale: conoscere il mercato, interpretare i bisogni delle persone, comprendere le normative, valutare correttamente un immobile. E saper trattare il bene più prezioso, la casa, oltre l’entusiasmo del momento.

Oggi il digitale è diventato parte integrante anche del settore immobiliare, ma troppo spesso viene utilizzato in modo superficiale, con contenuti orientati più alla forma che alla sostanza. La presenza online è davvero efficace solo quando si traduce in contenuti utili, autorevoli e pertinenti per chi sta cercando casa. Il punto non è apparire, ma costruire fiducia. Parlare al giusto pubblico, con il giusto linguaggio, fa la differenza tra un semplice profilo visibile e un vero consulente riconosciuto.

Building production eroga 5 consigli pratici per scegliere con consapevolezza il giusto agente immobiliare, al di là dell’apparenza online:

1. Autenticità prima di tutto
Un profilo social curato è utile, ma ciò che conta è la trasparenza. Diffidare da chi mostra solo lusso e perfezione: i migliori raccontano anche errori, processi e soluzioni.

2. Non fermarsi ai follower
Meglio pochi seguaci ma reali, che migliaia senza interazione. Cercare se tra i follower ci sono persone che già si conoscono, una vera community è segno di fiducia conquistata sul campo. 

3. Osserva le competenze (anche digitali)
L’agente giusto sa parlare di mercato, normative, mutui e opportunità in modo chiaro e concreto, soprattutto con le persone che incontra. Non solo caroselli e reels di case in vendita: anche contenuti informativi,  analitici e orientati al valore.

4. Analizza il tono e lo stile comunicativo
Chiarezza, precisione e rispetto traspaiono anche da un post. Un linguaggio curato anticipa un comportamento professionale.

5. Valuta il valore, non solo l’immagine
Un buon agente fa sentire accompagnati, non venduti. I suoi contenuti devono ispirare fiducia, chiarezza e disponibilità.

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