Ag agosto stabili i prezzi delle abitazioni usate

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I prezzi delle abitazioni usate in Italia sono rimasti stabili ad agosto 2025. Il dato, a cura di idealista, rileva che il prezzo medio delle abitazioni usate si è attestato a una media di 1.834 euro al metro quadro. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, i valori sono scesi dell’1,3%, ma su base trimestrale i prezzi hanno registrato un lieve aumento dello 0,5%.

Nel mese di agosto, 11 regioni hanno visto un incremento dei prezzi. I maggiori aumenti sono stati registrati in Basilicata, con un incremento dello 0,8%, seguita da Veneto (0,7%) ed Emilia-Romagna (0,5%). Aumenti più contenuti si sono verificati anche in Lombardia e Abruzzo (0,4%), mentre altre sei regioni hanno segnato rialzi più contenuti tra lo 0,3% delle Marche e lo 0,1% in Liguria. Sicilia e Umbria, invece, non hanno registrato variazioni rispetto a luglio 2025.

D’altra parte, 7 regioni hanno subito una contrazione dei prezzi. Il Molise ha visto il ribasso maggiore (-0,6%), seguito dalla Sardegna (-0,5%) e dal Friuli-Venezia Giulia (-0,4%). Più contenuti i cali nelle altre regioni, tra cui la Valle d’Aosta e la Toscana, che hanno segnato diminuzioni dello 0,1%.

Per quanto riguarda i prezzi più elevati, il Trentino-Alto Adige continua a primeggiare, con un valore medio di 3.145 euro al metro quadro, seguito dalla Valle d’Aosta (2.514 euro/m²), Liguria (2.480 euro/m²) e Toscana (2.395 euro/m²). Altre regioni con valori superiori alla media nazionale includono Lombardia (2.276 euro/m²), Lazio (2.139 euro/m²) ed Emilia-Romagna (1.860 euro/m²). Al contrario, la Calabria si conferma la regione con i prezzi più bassi, pari a 909 euro/m².

A livello provinciale, 61 delle 106 province monitorate hanno registrato aumenti dei prezzi, mentre 37 hanno subito cali e 8 (tra le quali segnaliamo Torino e Palermo) sono rimaste stabili. La provincia di Trapani ha visto il rialzo più significativo, con un incremento del 2,2%, seguita da Como (2%) e Padova e Nuoro (1,4% ciascuna).  Aumenti mensili sopra l’1% per altre 7 province, tra cui Bologna (1%).  Rialzi di carattere inferiore per le altre aree provinciali compresi tra lo 0,9% di Genova e lo 0,1% di Venezia. Milano ha registrato un aumento dello 0,7%, mentre l’area provinciale di Roma ha visto una crescita dello 0,2%.

Le province più costose per l’acquisto di una casa si confermano essere Bolzano (4.507 euro/m²), Milano (3.660 euro/m²) e Lucca (3.223 euro/m²), mentre quelle più economiche sono Biella (613 euro/m²), Caltanissetta (639 euro/m²) e Isernia (698 euro/m²).

Sul versante cittadino, i prezzi sono aumentati in 60 dei 105 capoluoghi monitorati. Pordenone ha registrato il maggior incremento (3,1%), seguita da L’Aquila (2,7%) e Cuneo (2,6%). Tra le principali città metropolitane, Milano e Genova sono cresciute dello 0,7%, mentre Torino e Firenze hanno visto aumenti dello 0,5%, e Roma dello 0,4%. In crescita anche Venezia (0,2%) e Palermo (0,1%). Valori stabili a Napoli; mentre Cagliari (-1%) risulta in calo.

All’opposto i ribassi più accentuati del mese si verificano a Rovigo (-2,6%), Frosinone (-2,1%) e Belluno (-1,8%).

Milano continua a detenere il primato per i prezzi più elevati, con 5.154 euro/m², seguita da Venezia (4.725 euro/m²) e Bolzano (4.694 euro/m²), Firenze (4.527euro/m2), Bologna (3.580 euro/m2) e Roma (3.243 euro/m2). Le città più economiche per l’acquisto di un immobile sono Caltanissetta (664 euro/m²), Ragusa (711 euro/m²) e Biella (767 euro/m²).

 

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