Accordo tra Cei e Cdp per gli immobili di diocesi ed enti religiosi, con un occhio agli studenti

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La Conferenza episcopale italiana (Cei) e il Gruppo Cdp hanno firmato un protocollo d’intesa finalizzato alla promozione di interventi di riqualificazione urbana. L’accordo mira alla valorizzazione del patrimonio immobiliare non strumentale delle diocesi italiane e degli enti religiosi per supportare l’offerta di infrastrutture sociali dell’abitare in Italia.

L’intesa istituisce un modello di intervento che potrà essere esteso in futuro a un numero crescente di asset da riqualificare. Il primo passo si concretizza nell’istituzione di un fondo immobiliare, gestito da Cdp Real Asset, dedicato alla realizzazione di 1.000 nuovi posti letto. Questi alloggi saranno destinati prevalentemente a studenti universitari fuori sede, un segmento caratterizzato da un forte fabbisogno abitativo e in costante crescita nel Paese. L’offerta avverrà a canoni calmierati.

Meccanismo e ruoli

Il Protocollo è stato sottoscritto dal Cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, da Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cdp, e da Giancarlo Scotti, direttore immobiliare di Cdp e amministratore delegato di Cdp Real Asset SGR.

Il processo sinergico tra i tre soggetti prevede una chiara divisione dei compiti:

Cei favorisce il coordinamento con le diocesi e gli enti religiosi, definendo un perimetro immobiliare compatibile con una riqualificazione in chiave student housing. Le strutture coinvolte sono esistenti e acquisiranno una rinnovata finalità sociale ed educativa.
• Cdp mette a disposizione le risorse finanziarie necessarie per coprire il fabbisogno economico legato al piano di riqualificazione e adeguamento degli immobili. Tali risorse sono fornite in maniera complementare e addizionale rispetto al mercato.
• Cdp Real Asset offre le competenze maturate nella gestione di fondi immobiliari. L’obiettivo è dare nuova vita a immobili attualmente inutilizzati, trasformandoli in studentati.

Obiettivi strategici

L’iniziativa si inserisce nel quadro più ampio del Piano industriale del Gruppo CDP, che identifica l’abitare sociale come linea strategica. L’accordo rappresenta per Cdp Real Asset un esempio di collaborazione virtuosa, rafforzando la sua azione come operatore nazionale nel segmento dello student housing, una delle “4 Esse” dell’abitare sociale. La partnership sfrutta la presenza capillare delle diocesi sul territorio nazionale per il coinvolgimento degli stakeholder.

Il progetto risponde all’emergenza abitativa italiana, non solo relativa al disagio socioeconomico, ma anche alle esigenze di nuove categorie sociali come gli studenti universitari. La riqualificazione immobiliare contribuisce alla rigenerazione urbana e al miglioramento della competitività del sistema della formazione del Paese.

Scannapieco ha definito l’accordo il primo passo di un percorso di collaborazione, sottolineando come il modello di intervento del Gruppo valuti l’impatto generato, specie quello sociale, in un’ottica di rigenerazione urbana.

Scotti ha commentato come l’intervento di Cdp Real Asset, fondato sulla capacità di confronto, risulti rafforzato dalla partnership con la Cei.

Il Cardinale Zuppi ha sottolineato che l’accordo è una risposta concreta al disagio, definendolo un tassello di un’alleanza sociale per la speranza, essenziale poiché “non c’è vita degna e non c’è famiglia senza casa”.

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