Dal 18 al 20 settembre 2025 gli spazi del dipartimento di architettura di Roma Tre, all’ex Mattatoio, ospiteranno dibattiti, confronti e approfondimenti a cui prenderanno parte cittadini, amministratori, ricercatori, docenti universitari e professionisti, per costituire un osservatorio dinamico sull’evoluzione delle pratiche e degli studi che riguardano lo spazio pubblico nelle città del paese. L’esito della call for abstracts recentemente conclusa ha restituito una mole di proposte che daranno vita ai seminari e ai convegni che si svolgeranno nella tre giorni della Biennale.
Il filo conduttore è il tema scelto per questa ottava edizione, “Insieme”, che esplora le implicazioni e le opportunità di approcci interdisciplinari e inclusivi, a partire dall’obiettivo 11.7 dell’Agenda 2030 che prevede di garantire, entro il 2030 “l’accesso universale a spazi verdi e pubblici accessibili, sicuri e inclusivi, con particolare riferimento a donne, bambini e persone disabili”.
Ecco che ogni sfaccettatura del tema cardine diventa un incontro. “Insieme” verrà letto ed esaminato alla Biennale da più di duecento relatori secondo prospettive rispettivamente di: inclusione sociale, transizione ecologica, prossimità, città pubblica e beni comuni, professioni, intelligenza artificiale. Poi spazio nella tre giorni ad approfondimenti tra gli altri su piazze del Giubileo, spazio pubblico delle donne, salubrità e vivibilità, inclusione, accessibilità, ruolo della natura, “Città Macchina”, infrastrutture urbane per lo stare insieme, aree marginali, aree “socialmente sfidanti”, progettazione green, partecipazione, waterfront, sport e rigenerazione sociale, diritti dei bambini ed il progetto di un Rapporto sullo Spazio Pubblico. Di grande interesse le iniziative che riguarderanno direttamente la capitale e il territorio, come i focus sulle realizzazioni per il Giubileo, Tor di Valle, Parco di Veio e sulle opportunità offerte dai fiumi, e le ricorrenze di grandi progetti di spazio pubblico, dal piano di Barcellona del 1860 alle “100 piazze per Roma” ed alla stagione di Renato Nicolini. Ci sarà anche una sessione organizzata da UN – Habitat.
Pietro Garau, presidente dell’associazione Biennale spazio pubblico che promuove e organizza l’evento, sottolinea “la grande risposta alla nostra call, che conferma l’interesse che la manifestazione è in grado di riscuotere, sia per i temi che affronta, sia per il format tradizionalmente aperto e inclusivo. Osservare prendere forma il programma della Biennale, e prendere poi parte ai lavori, significa immergersi nello stato dell’arte dell’evoluzione dei bisogni della cittadinanza, delle tendenze e delle innovazioni. Capire in che direzione vanno le buone pratiche dello spazio pubblico e riuscire ad anticiparne di nuove”.
Tra i promotori della Biennale dello Spazio Pubblico figura l’Istituto Nazionale di Urbanistica assieme alla sua sezione del Lazio.