Eni | Presentazione del nuovo headquarter di Milano
Mercoledì 5 ottobre alle h. 17 nella sede di Assimpredil Ance (via San Maurilio 21, Milano), Eni annuncia la presentazione in anteprima del nuovo maxi-progetto (65.000mq, 4.600 postazioni) di prossima inaugurazione co-firmato dal team italo-americano Nemesi Studio e Morphosis.
Parte quindi il conto alla rovescia per la consegna del VI palazzo Eni a Metanopoli, la ‘città ideale’ alle porte di Milano voluta da Enrico Mattei.
Firmato dal team italo-americano Nemesi e Morphosis – a oltre 10 anni dal concorso internazionale che lo ha visto vincere davanti a nomi del calibro di Arata Isozaki, BIG, UNStudio, Dominique Perrault, Richard Meier tra i vari – è un complesso dalla fortissima personalità volumetrica, spaziale e architettonica.
Tre grandi torri orizzontali che emergono in loop con forza tettonica dal suolo, due avveniristici passaggi ponte, le facciate metamorfiche, un canyon centrale e un maxi-parco fotovoltaico daranno vita e identità al nuovo Centro Direzionale. Iconico, flessibile, tecnologico e sostenibile, l’avveniristico Hq rappresenta il nuovo capitolo della storia della Metanopoli di Mattei e di Eni in Italia e nel mondo
Con l’architetto Susanna Tradati – Partner Studio Nemesi e l’arch. Michele Molè – founder Studio Nemesi, si confronteranno:
- Ingegner Regina De Albertis – Presidente Assimpredil Ance
- Architetto Marco Predari – Universal Selecta – Membro del Consiglio Direttivo ADI e Tesoriere – Past President Assufficio
- Ingegner Dino Boni – Manens Tifs
- Ingegner Matteo Orlandi – Arup Italia
- Dottor Davide Catania – Marketing Manager
- Ingegner Stefano de Cerchio – Partner SCE Project
- Ingegner Giuseppe Capicotto – Direttore Generale eFM Spa
- modera Simona Finessi – founder Platform Network
“Il progetto, scolpito e plasmato dall’orografia del paesaggio, interpreta l’idea di torri a uffici in modo non convenzionale, dove all’idea di edificio che si impone indifferente al territorio, si sostituisce quella di una grande architettura-paesaggio che, in un racconto unitario e coerente, esprime la metamorfosi della materia in energia, dialogando con la stratigrafia del paesaggio. In questo senso il progetto vivifica e rinnova la visione di Enrico Mattei per Metanopoli, proiettandola verso il futuro”.