Gli investitori retail rispolverano la old economy con petroliferi e minerari, mentre le big tech continuano a fare da traino, in uno scenario dove le società attive nell’energia solare perdono investitori.
Questo il quadro delineato da eToro, che riporta come Twitter abbia registrato il maggior calo proporzionale (-14%) in seguito al fallimento dell’acquisizione da parte di Elon Musk, mentre Tesla, Amazon e Apple restano i titoli più diffusi sulla piattaforma.
Gli ultimi dati sui titoli più popolari nei portafogli degli utenti della community di investimento eToro mostrano, quindi, un aumento degli acquisti di azioni di aziende minerarie e petrolifere, mentre rimane la fiducia nei colossi della tecnologia come Amazon e Microsoft.
eToro ha analizzato i titoli più diffusi tra i suoi utenti, così come quelli che hanno registrato le maggiori differenze, in aumento e diminuzione, nel numero dei detentori alla fine del terzo trimestre rispetto alla fine del secondo.
Crescono acquisti in titoli petroliferi e minerari
Ne emerge come, a livello globale, a riportare i maggiori incrementi di possessori (in proporzione) sono stati titoli petroliferi e minerari, più tipici della old economy, come Occidental Petroleum Corp e TotalEnergies Se, che hanno registrato rispettivamente un aumento degli investitori del 30% e del 23%, seguite da Chevron (+11%) e dalle società minerarie Rio Tinto (+19%) e Barrick Gold (+13%).
La classifica è guidata da Bed Bath & Beyond, con un aumento del 182% a livello globale (+145% tra gli investitori italiani). La catena di negozi di articoli per la casa in agosto ha riacceso il dibattito sulle meme stock, dopo che il prezzo delle sue azioni è salito per poi crollare di nuovo. La società è stata anche il secondo titolo più shortato sulla piattaforma eToro quest’anno, il che, secondo la società, indica un sano disaccordo tra gli investitori.
Un titolo meme al comando, mentre altri perdono il favore degli utenti eToro. Nell’ultimo trimestre tra i top fallers rientrano infatti azioni come Gamestop (-5%), Blackberry (-5%) e Nokia (-5%).
Il maggior ribasso è stato quello di Twitter, con un calo degli investitori del 14% a livello globale (-15% in Italia) su cui ha gravato il fallimento dell’acquisizione da parte di Elon Musk.
Perdono investitori le società di energia solare
Perdono investitori anche società di energia solare come Canadian Solar (-10% a livello globale, -14% tra gli utenti in Italia), Enphase Energy (-6% globale, -11% in Italia), SunRun (-5% globale, -10% in Italia) e SunPower (-5% globale, -8% in Italia).
Commentando i dati, Gabriel Debach, market analyst di eToro, ha dichiarato: “Pur rimanendo alla ricerca di opportunità di acquisto, nel terzo trimestre gli investitori retail hanno assunto un atteggiamento più difensivo, diversificando in settori della vecchia economia come l’energia e l’industria mineraria. Ciò è avvenuto a scapito, in particolare, di alcune società di energia solare, quattro delle quali sono finite nelle prime posizioni della lista dei ribassi. Alcuni investitori retail sembrano privilegiare oggi il reddito e la crescita rispetto alla sostenibilità, mentre affrontano la crisi del costo della vita e l’aumento dei tassi d’interesse”.
Rispetto ai dati globali, l’Italia mostra delle differenze. L’attenzione degli investitori nel bel paese si rivolge verso gruppi automobilistici, come la cinese XPeng (+26%) e le tedesche Bmw (+14%) e Mercedes-Benz Group (+10%), così come verso imprese tecnologiche orientate all’efficientamento dei processi aziendali, tra cui Exela Technologies Inc (+20%), Adobe Systems (+11%) e Intel (+9%).
Chiara, secondo eToro, la tendenza degli investitori retail a comprare il ribasso nel terzo trimestre, con FedEx (+25% a livello globale, +35% in Italia), e Cineworld (+14% a livello globale, +33% in Italia), che quest’anno hanno subito una forte correzione del prezzo delle loro azioni, che si posizionano nelle prime posizioni nella lista dei titoli che hanno acquisito popolarità.
Guardando, invece, all’elenco dei titoli più detenuti tra gli investitori di eToro a livello globale, le big tech continuano a dominare, con Tesla, Amazon e Apple ai vertici della classifica, che rimane invariata rispetto al trimestre precedente. Nessun cambiamento anche nella lista degli utenti in Italia, che vede confermate nella top 3 Amazon, Tesla e Nio.
Debach aggiunge: “Mantenendo la fiducia nei titani tecnologici affermati come Amazon e Microsoft, gli investitori fai-da-te dimostrano di non abbandonare la tecnologia, ma di concentrarsi sempre più sugli utili e sui flussi di cassa delle aziende oggi piuttosto che sulle promesse di una crescita più rischiosa domani. C’è chiaramente la sensazione che questi giganti tecnologici, con i loro elevati margini di profitto e i loro bilanci fortificati, possano resistere a qualsiasi recessione. Si tratta di un’opinione sensata in un momento in cui l’inflazione è alta, la crescita economica stenta e i mercati sono sempre più implacabili”.