Terza edizione del Premio Architettura Toscana: i vincitori

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“I progetti vincitori della terza edizione del Premio Architettura Toscana (PAT) mostrano di aver saputo fare i conti con i tempi attuali e con una nuova concezione di abitare e fruizione degli spazi, dove oggi sembrano contare di più la responsabilità ambientale e il recupero di un carattere squisitamente domestico, a dimensione d’uomo”.

Delle 140 opere giunte al vaglio della Giuria, si aggiudicano il premio relativo alle cinque categorie previste: opera prima, opera di nuova costruzione, opera di restauro o recupero, opera di allestimenti o interni, opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione, rispettivamente: le Officine Gullo House (Firenze), la Scuola Comprensiva di Sant’Albino (Montepulciano, Siena), Ginori 1735 (Sesto Fiorentino, Firenze), il Museo dell’Opera del Duomo (Pisa) e Piazza dell’Isolotto (Firenze).

“L’architettura è l’elemento centrale della trasformazione sostenibile del territorio. Il premio va in questa direzione, oltre che in quella di incentivare il lavoro di tanti giovani professionisti – ha sottolineato il presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Pier Matteo Fagnoni -. L’edizione 2022 è quella della ripartenza, parola spesso abusata ma che in questo caso descrive l’alta partecipazione che si è registrata intorno a questo riconoscimento: sono state presentate opere in un numero superiore alle aspettative, tutte di ottima qualità. Siamo molto soddisfatti ma come sempre lo consideriamo un punto di partenza, non di arrivo”.

Il Premio Architettura Toscana nasce per la valorizzazione dei principali attori dell’architettura, quali il progettista, il committente e l’impresa, e promuove l’architettura ad opera d’ingegno cui la società partecipa e nella quale la stessa si rappresenta. È organizzato da Consiglio Regionale della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana, con il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Architetti.

Nella foto, di DSL Studio, per la categoria opera prima, il progetto vincitore di Antonio La Marca, Andrea Govi, Matteo Gullo – SuperSpatial – Officine Gullo House. L’intervento, nel centro storico di Firenze, mira a trasformare una cappella rinascimentale quattrocentesca in uno showroom sperimentale per un’azienda di cucine. L’edificio è parte del complesso della Chiesa di Ognissanti, ricca di dipinti di maestri: Giotto, Ghirlandaio, Botticelli. Motivazione della Giuria: “Nell’era della società della cura è significativo che un soggetto profit apra le porte del pubblico alla fruizione del patrimonio e lo faccia attraverso scelte di progetto urbano, oltre che architettonico”. Gli altri premi sono andati a: b-arch architettura – Ginori 1735 (categoria opera di allestimenti o interni); Carlos Machado e Moura – Scuola Comprensiva di Sant’Albino (opera di nuova costruzione); Guicciardini&Magni Architetti – Museo dell’Opera del Duomo di Pisa (opera di restauro o recupero); RPA Rossi Prodi Associati – piazza dell’Isolotto (opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione).

di Danilo Premoli – Office Observer
Archivio Architettura

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