La riqualificazione architettonica e la nuova funzione di questo stabilimento produttivo, a firma +tstudio dell’architetto Vincenzo Tenore, imposta il suo approccio progettuale sugli elementi iconografici territoriali, presenti anche nella stessa azienda: i capanni, le tettoie, i fienili, i ricoveri temporanei degli animali.
I volumi sono realizzati quasi sempre in autocostruzione, che rivelano una sapiente propensione alla economicità, alla reversibilità, alla leggerezza degli elementi costruttivi e di rivestimento, alla possibilità di essere semplicemente “allestiti” anche da pochi operatori, alla reperibilità dei materiali da costruzione, come nel caso di questo centro per l’affinamento e la diffusione della cultura lattiero casearia sito nel comune di Calitri in provincia di Avellino.
Una scocca in onduline di alluminio naturale, a copertura di un sistema di coibentazione a base di lana di pecora, uniforma i vari corpi di fabbrica già presenti e li declina e ordina sotto un unico schema di pendenze. Dal corpo centrale si dipartono ambienti con diverse funzioni: area stoccaggio materie prime, area spedizioni, front office, uffici, meeting room, sala degustazione. Una lamiera nera a contrasto riveste il blocco di interconnessione del deposito e sottolinea lo sviluppo delle falde in prospetto.
All’interno dell’hangar di affinamento, attestato su un poderoso setto murario, è installat0, grazie al recupero delle acque di suolo, un sistema di umidificazione naturale dell’aria: l’acqua recuperata dal suolo viene fatta cadere lungo un muro di pietra e in modo naturale scambia con l’aria un gradiente di umidità sufficiente a garantire dei buoni livelli di umidificazione. Le aree verdi circostanti sono piantumate a costituire una consistente “speziera” che conferirà ai formaggi gli aromi del territorio proposti nella sapiente e segreta miscelazione conservata dall’azienza.
di Danilo Premoli – Office Observer