Saranno conferiti il prossimo 31 ottobre a Ca’ Giustinian, sede de La Biennale di Venezia, i premi “Architetto italiano” e “Giovane talento dell’Architettura italiana” che il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc) bandisce in occasione della Festa dell’Architetto.
“Fare comunità” è il tema di questa 13ma edizione con la quale gli Architetti Ppc intendono riaffermare la necessità di approcci rigenerativi urbani che, partendo da una visione più attenta alle necessità umane e supportati da una normativa coerente con le trasformazioni sociali e ambientali, valorizzino interventi sullo spazio che migliorino le condizioni di vita di cittadini e comunità
Un tema, questo, che è centrale nell’azione politica del Cnappc per il quale “la rigenerazione urbana – finalmente non più considerata a livello culturale e politico istituzionale una mera sostituzione edilizia – è un processo articolato che ha come sua più importante conseguenza quella di mettere in moto l’innovazione sociale capace di generare sostanziali cambiamenti nel tessuto sociale ed urbano delle città. Compito nel quale gli Architetti dovranno essere sempre più protagonisti, consentendo di perseguire uno sviluppo sostenibile”.
Nel corso della Festa dell’Architetto, che si caratterizza sempre di più come un importante momento di confronto politico e culturale nazionale e internazionale, verrà fatto il punto su alcune delle più significative esperienze trasformative europee e non solo, valutando i benefici materiali ed immateriali che hanno prodotto sulle persone.
Attraverso l’intervento dell’ecologo urbano Salvador Rueda sarà approfondita l’evoluzione trasformativa di Barcellona che già dal 2002 sperimenta soluzioni innovative come le superilles, famose per aver sottratto al traffico urbano parti di città per “restituirle” ai cittadini; i punti di forza delle trasformazioni di Parigi, saranno illustrata da Dominique Perrault, maestro negli spazi pubblici e nelle connessioni, progettista della biblioteca di Francia e del nuovo nodo connettivo per la futura espansione di Villejuf.
Il contributo di Tatiana Bilbao, Presidente di Giuria, verterà sulla sua esperienza nei processi partecipativi e dell’housing sociale, mentre quello di Regina Freimüller-Söllinger, sulle trasformazione del quartiere viennese di Aspern.
Tutte esperienze realizzate in territori in cui politiche e leggi per l’architettura indirizzano le azioni comuni e confermano ancora una volta la necessità, da tempo ribadita dal CNAPPC, che anche il nostro Paese si doti di una Legge per l’Architettura e il Paesaggio che non è una Legge per gli Architetti, ma per i cittadini di un Paese, come il nostro, tra i più ricchi al mondo di stratificazioni architettoniche e urbane.