“La missione di Invimit SGR è quella di investire negli immobili pubblici in disuso, anche al fine di favorire operazioni di rifunzionalizzazione insieme ai privati. Il nostro patrimonio immobiliare è davvero variegato per tipologia di immobili e per loro dislocazione sul territorio nazionale. Ne fanno parte, ad esempio, alcune ex colonie marine in città non metropolitane come Fano e Giulianova. Le colonie sono potenzialmente una grande ricchezza per il territorio. Si tratta di strutture meravigliose, purtroppo da anni abbandonate; siamo al lavoro, insieme alle amministrazioni e agli imprenditori locali, per restituire al territorio con nuove funzioni queste strutture. Raggiungere l’obiettivo che ci siamo posti è motivo di grande soddisfazione. A Fano ci siamo riusciti: l’ex colonia diventerà una struttura al servizio della ASL, risolvendo così un’esigenza che ci era stata prospettata dagli stakeholders del territorio”. Queste le parole di Stefano Scalera, ad di Invimit Sgr, che ha preso parte al Forum italiano innovazione & sostenibilità, promosso da Remind a Roma.
“Villa Pullè a Verona e lo studentato di viale Trastevere a Roma – prosegue l’ad – sono altri esempi di immobili pubblici da anni in disuso che torneranno presto ad avere una nuova vita. A Verona, con una funzione di senior house; a Trastevere con uno studentato da 80 posti finanziato interamente dai privati. Circa l’immobile di Trastevere, un ex ufficio pubblico, sarebbe stato molto più semplice e redditizio accettare le proposte che ci sono giunte per una riconversione ad albergo. Tuttavia, abbiamo deciso di rifiutare tali proposte in quanto meno coerenti con la missione di Invimit e con le necessità del territorio rispetto alla rifunzionalizzazione a studentato.
Creare valore attraverso gli investimenti è la missione istitutiva di Invimit. Non sempre nel passato si è riusciti ad esprimerla a pieno. Siamo orgogliosi di poter affermare oggi che l’innovazione principale apportata in questi primi 14 mesi alla guida della società è il supporto fornito ai privati per consentire loro di coinvestire nelle progettualità che riguardano i nostri immobili. Ciò è possibile grazie alle risorse tecniche che Inail mette a disposizione. È bene ricordare che non si tratta di spesa pubblica, ma di investimenti che devono restituire un rendimento ad impatto di circa il 4%”.