Cersaie 2025: la filiera fa sistema nella Città della Posa

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Si è conclusa oggi la 42ª edizione di Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno che ha trasformato Bologna, dal 22 al 26 settembre, in capitale mondiale del design e delle superfici. Una manifestazione che ha confermato la sua forza attrattiva internazionale, ma soprattutto la capacità della filiera ceramica italiana di fare squadra, unendo competenze diverse per un obiettivo comune.



Al centro della manifestazione, la Città della Posa nel Padiglione 19 ha rappresentato il cuore pulsante della fiera: non soltanto un luogo di dimostrazioni pratiche, ma uno spazio di incontro dove aziende produttrici, distributori, professionisti della posa, associazioni, enti di formazione, istituzioni e media hanno costruito un racconto condiviso sul valore del mestiere del posatore.

Lunedì 22 settembre il taglio del nastro ha dato il via a una serie di appuntamenti quotidiani: dimostrazioni di posa curate da maestri posatori, Matinée della Posa con focus tecnici e momenti divulgativi, presentazioni editoriali come il manuale “Rivestire una scala”, e l’assegnazione del Tiler Award 2025, che ha premiato i migliori professionisti del settore.

Nei giorni successivi, dibattiti e workshop hanno affrontato i grandi temi che attraversano oggi il mondo della posa: sicurezza in cantiere, riconoscimento normativo della professione, certificazioni di qualità, digitalizzazione dei processi e sostenibilità ambientale. Ogni incontro ha contribuito a delineare un quadro unitario, in cui la posa emerge come elemento strategico per la qualità e la competitività dell’intera filiera ceramica.

Per tutta la durata della fiera, Casa Radio ha raccontato la Città della Posa dall’interno, con una postazione attiva che ha ospitato interviste, dirette e podcast. L’emittente ha trasformato i contenuti tecnici in un racconto giornalistico, dando voce a posatori, aziende e istituzioni, e portando al pubblico esterno il clima di collaborazione che si respirava nei padiglioni.

“Con la Città della Posa abbiamo dimostrato che il settore sa fare sistema – ha dichiarato il Presidente di Assoposa Luca Berardo –. Quando aziende, professionisti, associazioni e istituzioni lavorano insieme, il risultato è un patrimonio condiviso che rafforza tutta la filiera. Il posatore non è più un semplice esecutore, ma un attore centrale capace di determinare qualità, sicurezza e valore nel progetto edilizio. È da questa consapevolezza che nasce la voglia di crescere come comunità professionale”.

Un concetto ribadito anche dal Presidente della Commissione Posa di Confindustria Ceramica, che ha sottolineato come “il futuro della nostra industria non dipenda soltanto dall’innovazione dei prodotti, ma dalla capacità di valorizzare ogni passaggio della catena produttiva. La posa è il punto di incontro tra impresa, progettista, distribuzione e cliente finale: per questo è fondamentale che la filiera faccia squadra, riconoscendo al posatore un ruolo professionale e sociale di primo piano”.

Infine, la prospettiva dei media è arrivata dalla voce del direttore editoriale di Casa Radio, Paolo Leccese, presente per tutta la settimana con interviste e approfondimenti: “Il nostro compito è stato quello di dare voce ai protagonisti, di tradurre i contenuti tecnici in un racconto comprensibile e coinvolgente. Abbiamo visto un settore vivo, capace di raccontarsi e di guardare avanti con una nuova consapevolezza: quella di non essere una somma di parti, ma una comunità che cresce insieme”.

Il messaggio che arriva da Cersaie 2025 è chiaro: il futuro della ceramica passa da una filiera unita, capace di valorizzare le proprie professionalità, di investire nella formazione e di aprirsi all’innovazione tecnologica.

La Città della Posa ha mostrato come la collaborazione tra attori diversi – dalle imprese ai posatori, dalle scuole ai media – possa generare valore non solo per il comparto, ma per l’intero sistema abitare.

Un’edizione che ha sancito il passaggio dal “fare bene il proprio mestiere” al “fare bene, insieme”, tracciando la strada per un futuro in cui l’eccellenza italiana della ceramica e della posa continuerà a essere un modello riconosciuto a livello internazionale.

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