The District 2025 si presenta al settore europeo del real estate come l’evento immobiliare preminente nell’Europa meridionale, fungendo da luogo di incontro tra industria e capitale al fine di scoprire nuove opportunità di business.
Il summit riunirà oltre 14.000 dirigenti presso Fira Barcelona Gran Via, nella città catalana dal 30 settembre al 2 ottobre.
L’agenda prevede l’analisi delle modalità con cui i territori europei affrontano le sfide relative al real estate, mettendo in luce le opportunità di investimento. Verranno esaminate le tendenze di movimento del capitale transfrontaliero e saranno individuati i territori che gli investitori stanno prendendo di mira in base alla classe di asset. Esperti come Frédéric Jariel (Tikehau) e Álex Pazos (CBRE Spain) forniranno la loro analisi. Per i padroni di casa, parteciperanno anche i comuni di Madrid e Barcellona, insieme alla regione di Madrid, per illustrare le tendenze di investimento rilevate nei rispettivi mercati.
Italia Paese ospite con un focus sulla rigenerazione urbana
L’Italia ricopre un ruolo speciale in quanto Paese ospite di questa edizione. Il mercato italiano è emerso come un’area di interesse grazie a un mercato immobiliare sottovalutato, un robusto afflusso turistico, incentivi pubblici e una forte richiesta di asset come centri dati e strutture logistiche.
Davide Albertini Petroni, presidente di Confindustria Assoimmobiliare, e Giuseppe Amitrano, fondatore e ceo di Dils Group, esploreranno l’evoluzione del settore. Valeria Falcone, ceo di Colliers Italia, metterà a confronto le connessioni tra Italia e Spagna, paesi che condividono una strategia incentrata sulla resilienza ambientale e sull’innovazione nelle costruzioni.
L’innovazione è un fattore determinante per la trasformazione urbana. Laura Lieto, vicesindaco di Napoli, illustrerà come la città stia rafforzando il tessuto economico locale e creando opportunità in settori quali logistica, housing e hospitality. A Roma, il consigliere Maurizio Veloccia e Giovanni Maria Benucci (Fabrica SGR) spiegheranno la ristrutturazione in corso conseguente alle celebrazioni giubilari, che ha promosso una rigenerazione metropolitana su larga scala e miglioramenti infrastrutturali. Anche Rotterdam presenterà la riqualificazione del suo porto, evoluto in un hub di sviluppo a uso misto.
Il dibattito sull’abitazione accessibile
L’alloggio accessibile rappresenta una delle maggiori sfide che l’Europa sta affrontando, motivo per cui occuperà una posizione centrale nell’agenda del summit. Per analizzare la promozione dell’edilizia abitativa accessibile a livello comunitario, interverranno Paola Delmonte (Confindustria Assoimmobiliare) ed Elena Campelo (Divisione Sviluppo Urbano presso la Banca Europea per gli Investimenti). Saranno oggetto di discussione i recenti programmi abitativi dell’unione europea e l’impatto della regolamentazione sull’accessibilità.
Saranno inoltre esplorati i modelli sviluppati dalle amministrazioni e associazioni nazionali per promuovere un mercato immobiliare più accessibile in Europa. Parteciperanno, tra gli altri, Adam Banai (Banca Nazionale Ungherese) e Duarte Mairos (Associazione Portoghese degli Sviluppatori e Investitori Immobiliari), oltre a rappresentanti dei ministeri dell’edilizia del Regno Unito e della Grecia.
Sguardi oltreconfine europeo
The District 2025 non limiterà l’analisi all’Europa. L’evento studierà la regione MENA, con un focus specifico su Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Marocco. Ali Al Shamsi (Sahab Datacenters) e Iseeb Rehman (Sherwoods International Property) condivideranno i fattori che guidano questo mercato e anticiperanno i possibili rischi.
Verranno inoltre esaminate le opportunità offerte dall’America Latina per i settori della logistica, dell’edilizia residenziale e delle infrastrutture. Questo in un momento caratterizzato da una caduta dei tassi di interesse, fiducia degli investitori e necessità di espandere l’offerta residenziale.
Guillermo Salomón (Multiplica Real Estate) e Jesús Ramón Orozco de la Fuente (Tinsa Mexico) presenteranno le loro prospettive, analizzando le sfide comuni tra l’ambiente LATAM e quello europeo.