Le motivazioni con cui il Tribunale del Riesame ha spiegato la scelta di annullare gli arresti preventivi, domiciliari o in carcere che fossero, degli indagati per le questioni inerenti l’urbanistica, che impegna dalla primavera 2023 il real estate milanese, e non solo quello, ha fatto tirare al mondo dell’immobiliare un profondo respiro di sollievo.
In 52 pagine i giudici del cosiddetto Tribunale della Libertà hanno smontato, mattone per mattone, lo “svilente” castello accusatorio della Procura di Milano. Chi è del settore ne era già intimamente convinto. Forse è mancato un po’ di cuore per sostenerlo esplicitamente. Anche nel mondo dell’informazione: da questo punto di vista va dato atto che solo Il Foglio ha preso e mantenuto una posizione coerente a favore degli indagati.
Per quanto riguarda il Forum, non sapremmo dire se Mario Breglia ha più fortuna o più anima. Certo che un titolo migliore di “A New Era” era difficile da inventare. La sensazione che una nuova era stia per cominciare è palpabile. E non soltanto per il fatto che la 33esima edizione dell’incontro rivierasco ha fatto sold out in amplissimo anticipo o per i 12 miliardi di cantieri bloccati a Milano che, si confida, potranno finalmente trovare una via d’uscita verso una qualche forma di sblocco.
Sul tavolo ci sono temi epocali: dall’intelligenza artificiale al mutamento del mondo del lavoro, anche immobiliare; dalle nuove esigenze abitative alle formule residenziali ibride e complesse; dal passaggio della casa in proprietà a quella in locazione al problema del reddito disponibile; dalla rivoluzione green all’ESG.
Non è robetta: non si risolverà tutto nella due giorni di Rapallo. Ma la conferma che il real estate italiano, e quello milanese in particolare, sia “abitato” da persone per bene che svolgono il proprio ruolo economico e sociale secondo le regole dà una forte mano a rendere più solido il terreno dove costruire il futuro. Del settore e non solo.