London Calling è nata come una finestra sulle novità e le tendenze del real estate inglese. Da oggi, quella finestra resta aperta, ma la prospettiva si sposta: dall’osservare i progetti al capire come portarli a compimento, con strategie di negoziazione e di gestione del progetto.
Il blog continuerà a essere un punto d’incontro tra Italia e Regno Unito: uno spazio dove far circolare idee, talenti e investimenti lungo il “ponte” che collega Milano, Roma e le altre città italiane con Londra.
L’obiettivo non cambia: offrire strumenti utili a chi studia, progetta e realizza interventi immobiliari, ma con un taglio più operativo e orientato all’azione.
Finora abbiamo composto un atlante di casi e asset class emergenti: un repertorio che ha ispirato scelte e verifiche di fattibilità, in Italia come nel Regno Unito.
D’ora in avanti useremo quell’atlante come base di partenza per ragionare su come muoversi. Quali leve attivare, quali rischi prevenire, quali compromessi ricercare per mettere a terra i progetti.
Il sistema inglese, come sanno ormai i lettori di London Calling, si fonda sulla negoziazione caso per caso più che su regole di zoning rigide. Eppure le tecniche che tratteremo parlano anche agli operatori italiani: possono aiutare professionisti abituati a un’impostazione più prescrittiva a riconoscere quando – e come – la negoziazione diventa inevitabile.
Gestire il rapporto tra i desideri del richiedente e le normative del concedente è il lavoro quotidiano di funzionari urbanistici, consulenti, avvocati o chiunque si avventuri nella giungla burocratica in cui si determina il futuro aspetto delle nostre città. Nessuna riforma politica la trasformerà mai in un giardino con una brezza estiva perenne e teneri gattini che sorridono al tuo progetto.
La temperatura è sempre alta perché la pianificazione urbana e territoriale è l’arena in cui persone con priorità molto diverse negoziano per il controllo dello spazio (stanza, edificio, quartiere, città, pianeta).
È una battaglia altamente regimentata, ma è pur sempre una battaglia.
Per questo la capacità di facilitare il confronto tra le parti resta decisiva per ridurre attriti, tempi e costi di progetto. Ecco perché spostiamo il focus: dalle schede progetto alle strategie.
Spero che questo cambiamento sia utile tanto ai lettori che operano in Italia quanto a chi lavora nel Regno Unito, e che stimoli nuovi scambi tra le due sponde.
di Lorenzo Pandolfi – Logic Planning