Il Progetto Dora nasce dall’esigenza di offrire ai bambini e ai ragazzi di Antanandava non solo un luogo sicuro dove apprendere, ma anche uno spazio che promuova il senso di appartenenza e la valorizzazione delle tradizioni locali. In un territorio dove le infrastrutture educative e sanitarie sono scarse, questa iniziativa rappresenta un punto di partenza, capace di incidere positivamente sulla qualità della vita e sulle opportunità future della comunità.
La scuola, che comprenderà anche una mensa e un’infermeria, è pensata per essere realizzata in maniera partecipata: gli abitanti dei villaggi limitrofi saranno coinvolti attivamente nel processo costruttivo. Questo approccio non solo riduce i costi, ma favorisce un trasferimento di competenze e rafforza il legame tra il progetto e il territorio, garantendo una maggiore riconoscibilità e senso di appartenenza.
Per gli architetti dello studio WIP coinvolti, progettare in Madagascar rappresenta una sfida affascinante, ma complessa, dovuta alle profonde differenze culturali e alle peculiarità del contesto locale. In un paese dove i canoni dell’architettura indigena nordoccidentale dominano il paesaggio, è essenziale adottare un approccio che rispetti e dialoghi con le tradizioni costruttive del territorio.
Gli architetti, abituati a tecnologie e metodologie moderne, devono rivedere il proprio modo di lavorare per integrarsi in un ambiente dove il sapere costruttivo si tramanda da generazioni attraverso pratiche artigianali e una conoscenza profonda dei materiali locali. La scelta di utilizzare risorse a chilometro zero, infatti, non è solo una questione economica, ma un impegno verso la sostenibilità ambientale e culturale.
I professionisti devono quindi confrontarsi con l’esperienza artigianale locale, imparare a conoscere le tecniche costruttive tradizionali e reinterpretarle in chiave moderna. L’obiettivo è quello di realizzare un edificio che non impatti negativamente sul contesto esistente, ma che anzi lo valorizzi, offrendo spazi che possano essere riconosciuti come “di casa” dagli abitanti del villaggio. Questo approccio richiede una flessibilità progettuale e una forte apertura al dialogo interculturale, elementi che possono rappresentare una fonte di ispirazione, ma anche una sfida dal punto di vista tecnico e organizzativo.
Dora rappresenta un’opportunità per esplorare nuovi paradigmi di progettazione, dove la tradizione diventa una risorsa e la diversità un valore aggiunto.
Antanandava attende con speranza il sorgere di questa “casetta”, simbolo di un futuro migliore, dove istruzione, salute e cultura si intrecciano per dare nuova linfa alla comunità locale.
La Onlus WIP FOR PEOPLE è nata dall’impegno di WIP nel mettere le proprie competenze al servizio di chi ha più bisogno contribuendo alla realizzazione di un mondo più bello, equo e sostenibile. Il primo progetto di WIP FOR PEOPLE si chiama Dora: è un’opera di impegno e solidarietà che prende vita ad Antanandava, un piccolo villaggio del Madagascar. Dora prevede la progettazione e costruzione di una scuola completa di asilo, mensa ed infermeria, puntando così a migliorare le condizioni di vita e di istruzione dei bambini e delle famiglie locali.