Nell’office il trend del take up sostiene canoni e interesse verso Cbd e Centro

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Nel primo semestre 2025 l’office ha registrato in Italia un volume di investimenti complessivo di circa 900 milioni di euro, confermando la centralità di questa asset class nel mercato italiano pur a fronte di investitori sempre più selettivi.

Milano si conferma la location più ricercata, attraendo il 79% dei volumi totali con 19 transazioni; l’attività si è concentrata principalmente nel Cbd centro storico Cbd e nel Cbd Porta Nuova, ma gli investitori confermano il loro interesse anche per opportunità selezionate in periferia e nell’hinterland.

Roma ha invece visto diminuire la propria quota di mercato, con uno share del 9% dell’attività complessiva. La dimensione media delle transazioni si conferma in diminuzione, mentre l’attività di capitali esteri rimane presente ma cede il passo a quella domestica: la moneta internazionale ha infatti caratterizzato il 34% dell’attività. I rendimenti netti prime restano stabili, proseguendo il trend dello scorso anno, con Milano al 4,25% e Roma al 4,75%. Nonostante l’elevata incertezza che continua a caratterizzare il periodo, l’allentamento della politica monetaria dovrebbe continuare nei prossimi mesi contribuendo a una maggiore liquidità verso il settore, seppur in modo selettivo, e sostenuta da buoni fondamentali lato leasing.

I dati emergono dall’analisi Savills, secondo cui nel primo semestre del 2025, il mercato degli uffici a Milano ha registrato un assorbimento pari a circa 206.000 mq, segnando un incremento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2024. Si tratta del secondo miglior primo semestre degli ultimi cinque anni, a conferma della solidità del comparto. Anche il numero di transazioni è in aumento, con un +15% anno su anno, e una netta prevalenza di spazi di Grado A (77%), evidenziando una domanda sempre più orientata verso immobili di qualità elevata, certificati Esg e con tagli più contenuti. La disponibilità complessiva resta modesta, soprattutto nelle aree centrali e per asset prime, dove l’offerta è sempre più limitata. I canoni prime si mantengono stabili a 750 €/mq/anno, dopo l’aumento registrato nel trimestre precedente, spingendo una parte della domanda verso zone semicentrali e periferiche. A offrire un parziale sollievo alla pressione sul mercato contribuirà il completamento di 44 nuovi progetti entro il 2027, per un totale stimato di circa 483.000 mq, destinati a rinnovare e ampliare lo stock disponibile nei prossimi anni.

Eros Chiodoni, head of office leasing, afferma: “Una domanda di spazi ad uso uffici che cambia, un’offerta che si adegua per adattarsi al cambiamento. Sembra essere questo il binomio in via di consolidamento in questa prima parte dell’anno. I fondamentali restano buoni e le aspettative di performance del mercato del letting dovrebbero attestarsi sui valori degli ultimi anni.”

Marco Montosi, head of investment, dichiara: “Il settore uffici conferma il suo ruolo centrale nel mercato italiano, con segnali incoraggianti sia sul fronte investimenti che occupier. La combinazione di take-up in crescita, canoni sostenuti e offerta prime limitata alimenta una dinamica positiva, soprattutto a Milano, dove qualità e location continuano a guidare le scelte degli operatori.”

 

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