La procura di Milano chiede l’arresto di Catella e dell’assessore Tancredi per corruzione – ###AGGIORNATO###

Data:

La Procura di Milano ha chiesto al Gip l’arresto domiciliare per Manfredi Catella, fondatore e ceo del gruppo immobiliare Coima, e per l’assessore all’urbanistica del comune di Milano, Giancarlo Tancredi. 

L’ampia inchiesta giudiziaria che scuote il real estate a Milano si focalizza su un presunto sistema di corruzione nella gestione urbanistica cittadini. La Procura di Milano ha chiesto sei misure cautelari, inclusi arresti domiciliari, nell’ambito delle indagini che si concentrano su contatti e influenze volti a favorire iter edilizi. Le accuse ipotizzate sono corruzione, falso e pressioni sui progetti edilizi.

Tra le principali figure indagate, oltre a Tancredi e Catella, spiccano l’architetto Stefano Boeri, per il quale sono state disposte perquisizioni da parte della Guardia di Finanza; Federico Pella, architetto e socio della società di ingegneria J+S spa di Concorezzo, per il quale è stata chiesta la custodia cautelare in carcere.

Le misure richieste variano dagli arresti domiciliari alla detenzione in carcere, a seconda della posizione degli indagati.

I procuratori Marina Petruzzella, Paolo Filippini, Mauro Clerici e l’aggiunto Tiziana Siciliano guidano l’inchiesta. Il procuratore Marcello Viola ha sottolineato la gravità della situazione, definendo il fenomeno indagato, legato a profili di “incontrollata espansione edilizia“, di “rilievo notevolissimo”.

Il Gip deciderà sulle richieste a seguito degli interrogatori fissati per il 23 luglio.

L’attuale indagine è un proseguimento di un filone investigativo che, lo scorso marzo, ha coinvolto Giovanni Oggioni, ex direttore dello Sportello unico per l’edilizia e vice presidente della Commissione Paesaggio del comune di Milano. Le indagini precedenti indicavano che Oggioni avrebbe influenzato la stesura di emendamenti alla legge “Salva Milano” per rallentare o impedire indagini, ottenendo vantaggi economici per sé e la figlia in cambio dell’approvazione di pratiche edilizie. Due società implicate in quella vicenda sono ora indagate, e nei confronti di Oggioni si profilano anche accuse di depistaggio.

L’inchiesta attuale suggerisce che alcuni componenti della Commissione Paesaggio avrebbero agevolato approvazioni progettuali in cambio di favori personali e professionali, tra cui assunzioni familiari e consulenze ben retribuite. La Procura, diretta da Viola, starebbe indagando da quasi tre anni su tutta la gestione urbanistica di Milano e su decine di progetti immobiliari, con numerosi fascicoli già arrivati in udienza preliminare o a processo, soprattutto per casi di nuove realizzazioni che sarebbero state presentate come ristrutturazioni senza i necessari piani attuativi.

Le tangenti ipotizzate dai Pm ammonterebbero fino a 2,5 milioni di euro. Tra le principali società indagate e i relativi contesti ci sono: Kryalos Sgr, con il presidente e ad Paolo Bottelli, che avrebbe pagato 2.579.127,98 euro di fatture per incarichi e consulenze ad Alessandro Scandurra, ex membro della Commissione Paesaggio. Scandurra non avrebbe dichiarato il “conflitto di interessi” né si sarebbe astenuto dal voto sui progetti immobiliari di via Verziere 11 e via Cavallotti 14.

Castello Sgr con l’amministratore delegato Giampiero Schiavo, indagata per 321.000 euro di incarichi sempre a Scandurra, che non si sarebbe astenuto dal voto.

Egidio Holding, detentrice delle quote del Gruppo Bluestone di Andrea Bezziccheri, che avrebbe disposto consulenze per 279.136 euro all’architetto Scandurra mentre la società aveva cinque diversi progetti immobiliari a Milano al vaglio della Commissione Paesaggio: Hidden Garden di Piazza Aspromonte, Salomone 77, Grazioli 59, Park Tower di via Crescenzago 105, East Town nel quartiere Lambrate.

Lombardini22, con il manager Paolo Facchini, indagata per un “rapporto economico” di quasi 27.000 eurocon l’allora presidente della Commissione Paesaggio, Giuseppe Marinoni, mentre si votava sui progetti Bastioni di Porta Nuova 19 e Corte di Bayres-Corti Segrete.

ACPV Architects degli architetti Patricia Viel e Antonio Citterio, entrambi indagati, per i rapporti d’affari con Marinoni sui progetti I Portali – Gioia 20′ e ‘Tortona 25.

La società di ingegneria J+S spa di Concorezzo che, secondo la Procura, avrebbe avuto la “totale messa a disposizione della funzione di Marinoni” per i progetti di alcuni propri clienti, tra cui la Goccia-Bovisa w Pisani 16-18-20.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli

Related articles

B&B apre il terzo hotel in franchising a Celle Ligure

Prosegue l’espansione di B&B HOTELS, catena alberghiera internazionale con oltre 880 hotel nel mondo, con l’affiliazione del B&B...

Igd amplia la business unit dedicata alla gestione per conto terzi

Igd ha sottoscritto con il Consorzio Centro Commerciale Eurosia un mandato di Technical monitoring & supervision for the...

Yard Reaas project manager per Confindustria Bergamo al Kilometro Rosso

Yard Reaas ha agito in qualità di Project & Construction Manager per conto di Servizi Confindustria Bergamo nella...

Il fenomeno dell’Ai washing: implicazioni etiche e legali per le imprese

La rapida espansione dell'intelligenza artificiale ha favorito la sua adozione in un numero crescente di settori, generando un'ampia...