Nell’H1 2025 sono stati investiti nel mercato immobiliare commerciale italiano circa 5,2 miliardi di euro: un valore superiore alla media degli ultimi 10 anni e che registra una significativa ripresa rispetto allo stesso periodo del 2024. Il mercato continua ad essere caratterizzato da una prevalenza numerica di transazioni con un valore inferiore ai 50 mln di euro, che rappresentano il 76% delle operazioni, mentre le 10 transazioni più importanti per valore del semestre rappresentano circa il 40% dei volumi.
La fotografia è scattata da Savills, secondo cui rimane forte l’interesse per l’attività di sviluppo e rigenerazione, che interessa ben il 19% dei volumi del periodo. Milano si conferma la piazza principale con circa il 33% dei volumi totali, ma grazie a hospitality, retail e logistica, i mercati regionali guadagnano quote di mercato (56%).
La moneta internazionale continua ad essere prevalente, rappresentando circa il 55% dei volumi totali. Permane nel mercato una forte incertezza legata non solo alla politica monetaria, dove i mercati si aspettano due ulteriori tagli per un totale di 50 bps entro la fine dell’anno, ma soprattutto ad una situazione geopolitica internazionale complessa, che si riflette sul trend atteso per la seconda parte dell’anno nonostante una pipeline di investimenti positiva in molti settori.
Hospitality e retail guidano gli investimenti dle primo semestre
Hospitality e retail guidano pressoché equamente il mercato, seguite a breve distanza dall’office. Nel settore dell‘hospitality, il segmento del lusso continua a raccogliere la maggior parte dei capitali, con investimenti che guardano principalmente alla riqualificazione e alla riconversione di asset esistenti.
Nel mercato retail primeggia invece il segmento dei factory outlet grazie al più grande deal del semestre, ma cresce anche la quota destinata agli shopping center grazie alla compravendita di 4 asset; il segmento high street raccoglie il 40% dei volumi grazie al forte interesse per Milano, Firenze e Roma.
Negli uffici, Milano raccoglie il 79% dei volumi registrati, con deal che hanno interessato asset localizzati soprattutto nei CBD e nel centro città. Anche lato leasing il settore continua a mostrare un trend positivo sia per i canoni prime, previsti ancora in crescita nei prossimi mesi, che per l’assorbimento, che guadagna un +18% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Il settore I&L è stato invece caratterizzato da un ritorno di operazioni riguardanti portafogli, che hanno interessato l’80% dei volumi; lato leasing i canoni si mantengono pressoché stabili, mentre il take-up è in flessione per il mercato italiano nel suo complesso.
Marco Montosi, head of investment, afferma: “Il mercato CRE italiano chiude un primo semestre 2025 solido, con €5,2 miliardi transati e una crescita del +42% rispetto al 2024. Hospitality, retail e office guidano i volumi, sostenuti da un forte interesse da parte di investitori internazionali. Il mercato mostra segnali di consolidamento, con una traiettoria di crescita coerente verso i livelli pre-pandemia. Outlook positivo, con focus su asset resilienti e strategie selettive in un contesto globale eterogeneo.”
Elena Zanlorenzi, head of research & marketing di Savills per l’Italia, dichiara: “In uno scenario macroeconomico complesso, il quadro italiano si conferma positivo e in linea con quello dei maggiori paesi europei. Sulle prospettive economiche del Paese continuano a pesare il debito pubblico e l’elevato costo del lavoro, che frenano investimenti e redditi, ma export e servizi sostengono le aspettative. Nei prossimi mesi, l’incertezza continuerà a influenzare le decisioni di politica monetaria e la fiducia di consumatori e imprese. Nella seconda parte dell’anno ci aspettiamo che continui la graduale ripresa dell’attività di investimento, con un focus crescente su riqualificazioni e rifunzionalizzazioni di asset e un ampliamento delle geografie consolidate.”